Schiave del sesso a Nuoro, ungheresi vendute all'asta, due arresti
Operazione "Paprika": scoperto un giro di prostituzione che coinvolgeva numerosi professionisti

Nuoro - Venivano acquistate all'asta a circa 250mila euro ciascuna da un'organizzazione di trafficanti di esseri umani e poi costrette a prostituirsi a Nuoro ragazze ungheresi fra i 20 e i 30 anni liberate dalla Squadra mobile nuorese che ha arrestato una coppia residente a Olbia. Salvatore Cualbu, 37 anni, gia' noto per precedenti per reati contro la persona, e la compagna ungherese Erzsebet Holecko, di un anno piu' giovane, si erano di recente trasferiti in Gallura, dopo che la polizia aveva cominciato a stringere il cerchio attorno a loro. Da oggi la coppia e' in stato di fermo su disposizione della Dda di Cagliari per tratta di essere umani, riduzione in schiavitu' e sfruttamento della prostituzione di almeno cinque donne ungheresi. Nell'ambito dell'operazione "Paprika", sono stati denunciati anche i due proprietari di altrettanti appartamenti del centro di Nuoro dove le ragazze erano costrette a prostituirsi, che erano perfettamente a conoscenza dell'attivita' illecita: non solo - secondo quanto emerso dalle indagini - i padroni di casa pretendevano canoni d'affitto maggiorati, ma chiedevano anche prestazioni sessuali. I clienti beneficiari del fiorente giro di prostituzione, fra i quali numerosi professionisti della zona (avvocati, ingegneri, impresari), pagavano secondo un preciso tariffario (da un minimo di 80 fino a oltre 300 euro) che variava a seconda del tipo di prestazione, del tempo trascorso con ciascuna ragazza e anche dell'uso o meno del profilattico: senza, la tariffa saliva, cosi' come erano previsti "scatti" in aumento per ogni 15 minuti di "intrattenimento". Gli habitue' riuscivano a ottenere "sconti" sulle prestazioni.
In casa della coppia, che progettava di trovare un altro appartamento piu' defilato sempre a Nuoro, gli agenti della Mobile di Nuoro coordinati dal dirigente Paolo Guiso, hanno sequestrato appunti sull'attivita' di sfruttamento della prostituzione, dosi di cocaina e viagra. Cualbu e la convivente risultavano nullatenenti, nonostante disponessero di un'auto Mercedes da 150mila euro e di un fuoristrada. Una volta comprate e trasferite in Sardegna, le ragazze venivano sistemate in alloggi di fortuna e "istruite" sulle prestazioni e sulle tariffe da esigere dai clienti. Una delle ragazze liberate dalla Squadra mobile viveva in un canile: dormiva su un materasso in una casupola in precarie condizioni igieniche, dov'era stata appena trasferita anche un'altra ragazza appena arrivata dall'Ungheria. Il muro di cinta era sorvegliato da un sistema di telecamere. L'attivita' nei due appartamenti nel centro di Nuoro, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti anche con intercettazioni ambientali e telefoniche, andava avanti da circa un anno e mezzo. Il viavai continuo di uomini, pero', aveva insospettito i vicini di casa. (AGI)