Fisco: Gdf Sassari scopre maxi frode,avrebbe fruttato 10 mln euro

(AGI) - Cagliari, 21 lug. - Trasformavano contratti fittizi in milioni di euro a...

(AGI) - Cagliari, 21 lug. - Trasformavano contratti fittizi in milioni di euro attraverso false fatturazioni che diventavano crediti d'imposta da incassare e che consentivano ad altre imprese la compensazione di debiti verso l'Erario. Quella messa in piedi da una societa' immobiliare di Arzachena ha tutti i connotati di una delle piu' grosse frodi fiscali scoperte dalla guardia di finanza di Sassari. I militari del Nucleo Polizia Tributaria di Sassari, coordinati dal procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Domenico Fiordalisi, hanno scoperto che le tre aziende coinvolte avevano solo un rapporto cartolare. A rappresentare queste fabbrica di fatture false c'erano solo una sede fantasma, un prestanome e dei soggetti compiacenti. Una societa' di Arzachena avrebbe stipulato dei preliminari di compravendita di ville, con due societa', su immobili di cui la stessa non aveva piu' la disponibilita' giuridica. A fronte di preliminari di compravendita, regolarmente registrati all'Agenzia delle Entrate di Bergamo e Brescia, la societa' di Arzachena ha emesso fatture per operazioni inesistenti, che allo stato hanno permesso a due societa' lombarde (fittiziamente acquirenti) di portare la corrispondente imposta sul valore aggiunto (IVA) in detrazione, compensazione e a richiedere dei rimborsi non spettanti. Se i finanzieri non si fossero accorti di quanto stava accadendo, i soggetti coinvolti si sarebbero intascati all'incirca 2 milioni di euro su un'evasione di 11 milioni di euro. A seguito di UNA circostanziata relazione, infatti, la Procura della Repubblica di Tempio Pausania emetteva appositi decreti di perquisizione ovvero di acquisizione documentazione nei confronti delle sedi delle societa' utilizzatrici delle F.O.I. (fatturazioni per operazioni inesistenti) nonche' dello Studio tecnico commerciale sede della societa' che ha emesso le fatture. A capo del sodalizio criminale vi era un soggetto originario di Rovato (BS), amministratore di una societa' gallurese, esercente l'attivita' di valorizzazione e promozione immobiliare di beni di proprieta'. Il meccanismo fraudolento, caratterizzato da una grave e pericolosa diffusione sul territorio, prevedeva la redazione di diversi contratti preliminari relativi alla piena proprieta' di fabbricati, sebbene i citati preliminari non risultassero, a tutt'oggi, a rogito definitivo. Le societa' acquirenti, inoltre, non risultano avere le capacita' finanziare per poter effettuare tali operazioni ne' aver presentato la dichiarazione dei redditi. Da ulteriori accertamenti, riscontri e incrocio dei dati acquisiti dalle banche dati dell'Anagrafe Tributaria sono stati individuati elementi gravi precisi e concordanti atti ad avvalorare l'ipotesi di reato.(AGI)
Red/Mav