Salute: meeting Italia-Usa a Bari su tumori mammella e ovaio
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Salute: meeting Italia-Usa a Bari su tumori mammella e ovaio

Salute: meeting Italia-Usa a Bari su tumori mammella e ovaio

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(AGI) - Roma, 21 mar - Curare i tumori e' la sfida di oggi,attuare misure efficaci di prevenzione, tarate sul singolopaziente e i suoi geni e' la sfida di domani. Dal 25 al 27marzo 2015 a Bari si svolge il terzo meeting internazionale suifattori ereditari coinvolti nell'insorgenza dei tumori dellamammella e dell'ovaio, organizzato dall'Istituto TumoriGiovanni Paolo II di Bari in partnership con il Langone MedicalCenter, polo medico della New York University. Il percorso, iniziato nel 2009, porta in questi giorni aBari i maggiori esperti americani ed europei di screeninggenetico per il cancro mammario e ovarico, la cui genesiereditaria e' evidenziabile nel 20% delle nuove diagnosi diquesti tumori. Le ultime prospettive di cui si discutera'riguardano gli strumenti per calcolare il rischio dipredisposizione genetica di ciascuno di noi a determinatepatologie e le misure per diagnosticare precocemente lamalattia nei soggetti a rischio. L'oncologo Angelo Paradiso, direttore della Strutturasemplice di Oncologia Medica Indirizzo Sperimentaledell'Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari, e' tra gliorganizzatori del convegno: "Il primo giorno saremo ospiti delPalazzo della Provincia e li' si discutera' di consorzi, gruppiinternazionali di strutture di ricerca che si mettono in rete esi impegnano sulla stessa patologia, cosi' da fare analisiattendibili su grandi popolazioni. Nei primi importantirisultati di questi consorzi e' coinvolto anche l'IstitutoGiovanni Paolo II, con lavori e pubblicazioni sulla prestigiosarivista 'Nature'". Una rivoluzione che permettera' la conoscenza dei fattorigenetici ereditari responsabili della trasmissione del cancro.La genetica, pero', non e' tutto. Infatti, affinche' sisviluppi una patologia devono concorrere altre circostanze:alimentazione, ambiente, alcol, tabacco, stili di vita. "Ilproblema che ci troviamo a gestire con i pazienti - continua ildott. Angelo Paradiso - e' che attualmente in una buonapercentuale di casi non riusciamo a trovare l'alterazionegenetica trasmissibile". Un gruppo di ricercatori del Wolfson Institute ofPreventive Medicine della Queen Mary University di Londra,presenteranno, venerdi' 27 marzo all'Istituto Tumori GiovanniPaolo II di Bari, i risultati dello studio IBIS, InternationalBreast Cancer Intervention Study, (o modello Tyrer-Cuzick) checalcola il rischio di insorgenza di cancro alla mammella oall'ovaio, tenendo conto di una serie di fattori coinvoltinello sviluppo di questo tumore (numero dei figli,allattamento, anno del menarca). In particolare, sara' il dott.Adam Brentnall a illustrare gli sviluppi del modello per lastima del rischio individuale, che permette di calcolare ilrischio di insorgenza della patologia in ciascun paziente eadottare misure di prevenzione tempestive adeguate come lachirurgia preventiva. Laboratori, esperti, competenze medichemultiple (genetica, oncologia, chirurgia, ginecologia,psicologia), percorsi strutturati per accompagnare i soggetti arischio: sono queste le regole per giocare d'anticipo lapartita con la malattia. Tra gli organizzatori del congresso internazionale, anchela dott.ssa Stefania Tommasi, dirigente biologo del Laboratoriodi Genetica Molecolare dell'Istituto Tumori Giovanni Paolo IIdi Bari; il prof. Francisco Esteva, direttore del BreastMedical Oncology Program del Clinical Cancer Center, NYULangone Medical Center - New York University; e il dott. FrancoMuggia, oncologo al Dipartimento di Medicina del New YorkLangone Medical Centre, Universita' di New York. E' stato invitato a portare un saluto durante la primagiornata dei lavori, che avra' inizio alle ore 13.00, nellaSala del Palazzo della Provincia, il sindaco di Bari, AntonioDecaro. Il convegno e' patrocinato da: Ministero della Salute,Regione Puglia, Comune di Bari. (AGI).
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