(AGI) - Lecce, 7 ott. - Graziano Pelle' e' stato escluso dai convocati per la prossima partita della Nazionale dopo aver rifiutato di stringere la mano al commissario tecnico Ventura, ma per il papa' dell'attaccante azzurro, Roberto, in quel gesto "c'e' tanto attaccamento alla maglia e neppure un briciolo di cattiveria". Roberto Pelle', dalla sua casa a Monteroni di Lecce, spezza una lancia a favore del figlio: "Chi come me ha giocato a calcio sa che l'adrenalina puo' fare brutti scherzi", dichiara all'AGI. Il rifiuto di porgere la mano all'allenatore che lo aveva appena sostituito durante la partita di ieri sera della Nazionale contro la Spagna a Torino e' costato caro a Pelle', messo fuori rosa per la partita di domenica contro la Macedonia. "I calciatori che si comportano cosi' non saranno modelli di vita, ma in quella reazione io ci vedo anche una grande voglia di giocare per onorare la maglia", prosegue Roberto Pelle'.
L'attaccante salentino fini' nell'occhio del ciclone anche durante gli Europei di Francia, dopo l'errore dal dischetto nella partita contro la Germania preceduto dal gesto con cui mimo' il cucchiaio che i tifosi azzurri non gli perdonarono e che divenne motivo di ironia sui social network. "Mi dispiace, perche' con queste piccole cose sta macchiando un'immagine di ragazzo pulito e perfetto - aggiunge Roberto Pelle' -. E posso tranquillamente dire che lui non ci ha messo neppure un pizzico di cattiveria. Graziano ha lottato su tutti i palloni, ha rischiato il giallo, quindi, io sono soddisfatto della sua prestazione. E' chiaro che qualsiasi giocatore normale, di carattere, vuole giocare sempre. Quanto alla decisione di escluderlo dai convocati per la partita contro la Macedonia, non entro nel merito. E' una scelta che deve essere rispettata".
A nulla sono valse le parole di pentimento che Graziano Pelle' ha scritto su Instagram per quanto accaduto ieri a Torino. La Federcalcio ha, infatti, spiegato che indossare la maglia azzurra richiede la "condivisione di valori e l'assunzione di atteggiamenti consoni alla maglia azzurra, a cominciare dal rispetto nei confronti dello staff, dei compagni di squadra e dei tifosi". (AGI)
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