(AGI) - Lecce, 26 set. - La scorsa notte un gruppo di 25 migranti siriani e iraniani, composto da dieci uomini, sei donne e nove bambini, e' stato rintracciato dagli agenti della Polizia di Stato nei pressi della darsena di San Cataldo, sul litorale di Lecce. I migranti, ancora bagnati e alcuni in stato di ipotermia, sono stati subito soccorsi. Sono scattate quindi le ricerche in mare per individuare eventuali imbarcazioni coinvolte nello sbarco, e sono state impiegate le vedette del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari, e i pattugliatori del Gruppo Aeronavale di Taranto che svolge le funzioni di Centro di Coordinamento Locale Frontex per l'operazione "Triton 2016". I finanzieri hanno cosi' intercettato una barca a vela di 14 metri, battente bandiera americana, che viaggiava a luci spente in allontanamento dalla costa e i militari sono saliti a bordo, trovavado due persone e le inequivocabili tracce dell'avvenuto trasporto dei migranti. Grazie alle testimonianze di alcuni tra i migranti rintracciati poco prima che hanno riconosciuto la barca su cui avevano effettuato il viaggio, sono emerse le responsabilita' per i due 'scafisti', un 24enne ucraino ed un 23enne russo, che sono stati arrestati con l'accusa di favoreggiamento all'immigrazione clandestina. I migranti, per la maggior parte nuclei famigliari, sono partiti da Istanbul, in Turchia, avrebbero pagato dai 5000 ai 7000 dollari a persona per un viaggio durato cinque giorni, prima di approdare sulle coste pugliesi, costretti, con la forza, dagli scafisti, a rimanere permanentemente sacrificati sottocoperta, sempre al chiuso.(AGI)
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