Criminalita': clan salentini, da carcere videochiamate a parenti
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Criminalita': clan salentini, da carcere videochiamate a parenti

Criminalita': clan salentini, da carcere videochiamate a parenti

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(AGI) - Lecce, 18 nov. - Alcuni esponenti dei clan salentinidetenuti nel carcere di Padova hanno avuto nella lorodisponibilita' computer e chiavette 'usb' che utilizzavano percomunicare con i familiari e con gli affiliati. E' emerso nelcorso dell'inchiesta Eclissi della Dda di Lecce, che stamattinaha portato in carcere 35 persone su disposizione del gipdistrettuale Alcide Maritati. Secondo quanto ha appurato gliinvestigatori della Squadra Mobile, in particolare i detenutiCristian pepe e Ivan Firenze utilizzavano noti programmi pereffettuare chiamate con i parenti e, tramite loro, con i membridell'associazione all'esterno. Quelle videochiamate furonointercettate dagli investigatori, che riuscirono a ricostruirei contrasti tra membri dello stesso gruppo e il passaggio diaffiliati da un clan all'altro. Il 17 luglio 2013 furonoeffettuate delle perquisizioni nel penitenziario di Padova enelle abitazioni dei familiari dei detenuti che si sospettavausassero internet. In quella circostanza furono sequestraticomputer, cellulari e tablet, grazie ai quali furonoindividuati ulteriori elementi di prova.Stando a quantodichiarato dal procuratore Cataldo Motta, non si esclude cheagenti della polizia penitenziaria in servizio nel carcerepadovano abbiano aiutato i detenuti ad eludere le regole cheimpediscono le comunicazioni con l'esterno. (AGI)Le3/Tib
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