(AGI) - Lecce, 25 lug. - Al Pronto soccorso dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce si registra un aumento del 30 per cento di pazienti per malori dovuti al caldo torrido ed ai traumi. Si tratta di un fenomeno consueto in estate che i medici leccesi sono abituati a fronteggiare e che e' conseguenza anche dell'aumento della popolazione dovuto ai flussi turistici. Al Pronto soccorso del piu' grande ospedale salentino in questo periodo si registra una media di 260 accessi al giorno, contro i circa 200 del resto dell'anno. A riferirlo e' l'associazione Salute Salento. "In questo periodo aumentano non solo gli incidenti stradali lungo le arterie che conducono al mare - osserva il primario del Pronto soccorso leccese, Silvano Fracella -, ma anche i traumi legati alla vita notturna, alla disattenzione, all'attivita' in mare, come tuffi, cadute sugli scogli". Fracella mette in guardia, in particolare, contro i "crampi di calore che si manifestano per la perdita di sali minerali ed elettroliti dovuta all'intensa attivita' fisica e conseguente sudorazione, sali che se non vengono reintegrati producono crampi, mal di testa, senso di nausea e debolezza". I crampi di calore, come spiega il medico, si manifestano in genere con la comparsa di vertigini, malessere, debolezza, senso di svenimento, calo di pressione, mal di testa, cefalea, e, spesso, crampi muscolari. Una raccomandazione, inoltre, riguarda gli sportivi, i quali non dovrebbero, insiste Fracella, "praticare attivita' fisica sotto il sole" evitando l'aumento della temperatura corporea e sudorazione eccessiva, quindi, "l'esposizione ai colpi di calore e alle patologie da calore", senza contare che in queste situazioni vi e' anche il rischio di "edema cerebrale da colpo di sole". In presenza di un colpo di calore, prosegue Fracella, occorre "raffreddare subito il corpo con spugnature fredde e impacchi di ghiaccio nelle zone di snodo dei grossi vasi, come all'inguine, ai lati del collo, sulle carotidi, e sotto le ascelle". Si possono anche bere liquidi freschi, "ma non ghiacciati perche' se la temperatura supera certi valori c'e' il rischio di edema polmonare". Oltre che a causa dei colpi di calore, l'aumento degli accessi in Pronto soccorso e' dovuto a disordini alimentari (gastroenteriti, le ustioni solari (le fotodermatiti, gli eritemi solari) e al'incremento delle febbri nei bambini per le malattie infettive, come il morbillo.(AGI)
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