(AGI) - Torino, 28 set. - I carabinieri di Torino hanno depositato una querela in procura, dopo la denuncia presentata ieri sera dalla mamma di una bimba che frequenta una scuola elementare del capoluogo, nei confronti della preside dell'istituto. Secondo il genitore, la figlia sarebbe stata costretta a consumare il pasto portato da casa in una stanza diversa da quella della mensa. "Il servizio mensa - dice all'Agi, intervenendo sulla questione, Giorgio Rembado, presidente dell'Associazione nazionale presidi - e' un momento educativo e formativo dal quale nessun alunno iscritto puo' essere escluso. Una soluzione di buon senso potrebbe essere predisporre in un unico ambiente degli spazi dedicati a chi mangia a mensa e a chi si porta il panino da casa". "In questo modo - prosegue - si garantirebbe il principio di eguaglianza, scongiurando il pericolo di contaminazione dei cibi. Ovviamente per fa si che la cosa funzioni, e' necessario che il personale docenti vigili attentamente sugli alunni".(AGI)
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