(AGI) - Torino, 18 lug. - "Dobbiamo incentivare un modello di accoglienza che preveda l'inclusione di piccoli nuclei di migranti sui territori comunali seguendo la logica della proporzionalit� al numero degli abitanti. I migranti presenti in Piemonte, secondo i dati del Ministero aggiornati al 15 luglio, sono 10.171, di cui 9.209 in strutture temporanee e 962 in percorsi SPRAR. Lo sbilanciamento e' assolutamente evidente". Cosi' Monica Cerutti, assessora all'immigrazione della Regione Piemonte, in relazione all'allarme lanciato da alcuni sindaci in merito alla gestione dell'accoglienza.
"Sul nostro territorio regionale - aggiunge - vivono 4.500.000 piemontesi e i migranti sono poco piu' di 10.000, il fenomeno e' governabile con la disponibilita' e la collaborazione di tutti. Presto saranno attivati altri 300 posti SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) che sommati ai 962 gia' attivi copriranno circa il 10% della popolazione migrante". Ed ancora: " il modello al quale auspichiamo � quello che la Prefettura di Torino ha siglato con 20 Comuni della Bassa Valle di Susa firmando un protocollo d'intesa volto a governare razionalmente il fenomeno dell'accoglienza".
Il "Protocollo d'Intesa tra Enti Locali e Prefettura di Torino per l'accoglienza diffusa in Bassa Valle di Susa di richiedenti e titolari di protezione internazionale" prevede che i Comuni si impegnino ad accogliere migranti secondo una ripartizione specifica che va da un minimo di 2 posti a un massimo di 12 in base al numero di abitanti e di reperire unita' abitative sul proprio suolo comunale. "Gli strumenti per accogliere bene e senza creare tensioni nella popolazione ci sono, - conclude Cerutti - basterebbe utilizzarli".(AGI)
Chc