(AGI) - Torino, 19 lug. - "Approvato il 19 aprile scorso, il Codice degli Appalti ha di fatto comportato un gravissimo blocco degli investimenti pubblici, che rischia di vanificare i lievi progressi dell'ultimo periodo". E' quanto ha detto il presidente dei costruttori torinesi Alessandro Cherio illustrando i dati del comparto dell'edilizia nel Torinese.
"Occorre - aggiunge Cherio - che venga immediatamente modificato il regime transitorio, ripristinando per il momento la vecchia disciplina per consentire il necessario adattamento da parte delle stazioni appaltanti. Si tratta di una situazione gravissima, che non abbiamo riscontrato nemmeno in casi di normative ben piu' invasive".
I dati del settore rilevati nel I trimestre 2016 sono in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e anche l'indagine tra le imprese torinesi non fa sperare in una ripresa.
In particolare, per quanto concerne gli appalti pubblici, rileva l'Ance di Torino, "si e' verificato un crollo verticale degli investimenti nell'ultimo periodo: in Piemonte sono stati pubblicati, dal 20 aprile al 30 giugno 2016, solo 7 bandi di gara per circa 39 milioni di euro e il Comune di Torino non ha pubblicato alcuna gara di lavori in quasi 3 mesi".
"Guardiamo anche con una certa apprensione al dibattito sul prossimo referendum costituzionale, ha concluso Cherio - teso piu' ad esprimere un giudizio sull'operato del Governo che non al merito del quesito referendario: l'instabilita' che comporterebbe la caduta del Governo, con le ricadute negative sul PIL e la prevedibile fuga degli investitori stranieri, avrebbero gravissime conseguenze anche sul nostro territorio".(AGI)
Chc