(AGI) - Ascoli Piceno 29 ago.- "Stiamo lavorando alacramente per riaprire il piu presto possibile alcuni reparti dell'ospedale, tra cui quello per le dialisi, i laboratori e speriamo anche quello di medicina. Nei prossimi tempi puntiamo a far ripartire anche il reparto di chirurgia". Lo afferma il sindaco di Amandola, in provincia di Fermo, nelle Marche, Adolfo Marinangeli. Amandola e' tra le cittadine montane a nord di Ascoli Piceno, piu' colpite dal sisma del 24 agosto scorso. L'ospedale locale, gravemente lesionato, e' stato evacuato nelle prime ore dopo il terremoto. La parte inagibile del nosocomio, e che ha subito i maggiori danni, e' quella costruita in tempi piu' recenti, negli anni Novanta del secolo scorso. Ha retto invece molto meglio all'urto delle onde sismiche, la zona piu' antica e storica dell'edificio, quella che risale ai primi del Novecento. "Il nostro obiettivo - ricorda il sindaco Marinangeli - e' di tornare ad una riapertura completa dell'ospedale, entro i prossimi 6 mesi". "Ad Amandola, 84 abitazioni sono inagibili. Gli sfollati sono 162. Da segnalare poi che nella stessa cittadina le scosse hanno lesionato anche la Residenza per gli Anziani (Rsa), 20 posti letto, che paradossalmente e' la struttura sanitaria di piu' recente costruzione, perche' realizzata negli ultimi anni. Sempre nel fermano, ingenti danni alle chiese e alle strutture pubbliche e private, ha subito anche il paese di Falerone, nella valle del Tenna. (AGI)
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