(AGI) - Ascoli Piceno 22 lug. - Lo Sferisterio di Macerata come il Covent Garden di Londra e il Met di New York. Cento tra imprenditori e 'mecenati' delle Marche, insieme a Confindustria e altri sponsor, hanno rilanciato le attivita' e i programmi del Macerata Opera Festival (MOF) per il 2016 e per i prossimi anni. In soli 4 mesi infatti, il progetto lanciato dall'associazione Arena Sferisterio, unico e all'avanguardia in Italia, chiamato dei "cento mecenati" e finalizzato a creare uno 'zoccolo duro' di azionariato popolare e in futuro anche societario, ha raggiunto il suo obiettivo. Grazie alle agevolazioni fiscali previste dall'art bonus, decine di industriali, imprenditori e cittadini di Macerata ma anche di tutto il territorio hanno risposto all'appello, donando una somma che permettera' agli organizzatori di mantenere alta la qualita' dell'offerta artistica, senza ripercussioni significative. Secondo quanto appreso, tra i 'mecenati' figurano i piu' bei nomi dell'imprenditoria locale, tra cui quelli dei Guzzini, Clementoni, Tombolini, Ercoli, Simonetti, Lardini, e anche Giovanni Fabiani, che dopo l'anno scorso anche per il 2016 sara' il main sponsor della stagione. Tutti loro, secondo l'associazione Arena Sferisterio, "hanno mostrato di credere nel progetto culturale e artistico del Macerata Opera festival, anche come veicolo tra i piu' rilevanti per la promozione del territorio locale e dei prodotti di eccellenza del made in marche, dalle calzature all'abbigliamento, dai giochi alle produzioni tecniche e alimentari". Il bilancio del Festival, come valore della produzione e' di 3,5 milioni, di cui almeno nel 2015 - stagione di grande successo - 1,9 milioni erano di autofinanziamento. E un milione arrivarono dalla vendita dei biglietti. Un successo che si sta ripetendo anche nel 2016, con le due prime in programma questa sera (con l'Otello di Verdi) e domani sera, 23 luglio (con la Norma di Bellini, cooprodotta con la Fondazione del Teatro Massimo di Palermo), che vanno verso il sold-out. Il tutto anche per la gioia di molti operatori alberghieri della citta' e del comprensorio, che secondo i promotori della stagione lirica gia' a febbraio avevano venduto le stanze per il periodo del festival. Da notare che grazie alla 10 serate della manifestazione, lavorano per 5 mesi a Macerata 500 persone, tra artisti, tecnici, operai. (AGI)
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