8AGI) - Ascoli Piceno, 30 giu.- Nei primi sei mesi del 2015 quasi 11 mila marchigiani hanno scelto di trasferirsi fuori
dalle Marche per curare patologie acute. E la loro "fuga" dagli ospedali marchigiani e' costata alla Regione oltre 142 milioni di euro contro un trasferimento di risorse da altre regioni per 112,6 milioni di euro per un passivo di 29,8 milioni di euro. Lo sostiene Cna regionale.
Secondo i dati dell'ultimo rapporto del Ministero della Salute, elaborati dal Centro Studi dell'associazione artigiana, sono stati 10.819 i malati marchigiani a ricoverarsi in strutture sanitarie extraregionali per patologie acute e tumori. Soprattutto ortopedia, chirurgia, cardiologia e urologia. In 69.017 hanno scelto invece gli ospedali locali a cui vanno aggiunti 8.510 pazienti provenienti da altre regioni per complessivi 77.527 ricoveri.
"Tra i malati che se ne vanno e quelli che arrivano" , spiega il segretario della Cna Marche Otello Gregorini "le Marche pagano un conto salato. La migrazione ospedaliera lo scorso anno e' costata alla nostra regione 142,5 milioni di euro contro un trasferimento di risorse da altre regioni per 112,6 milioni di euro per un passivo di 29,8 milioni di euro. La nostra e' una fra le 13 regioni che registrano un saldo negativo dalla mobilita' ospedaliera. Oneri che tolgono risorse agli investimenti sanitari nelle strutture regionali. Che fare? Secondo noi occorre aumentare i centri di alta specializzazione capaci di attrarre professionisti di caratura internazionale e di conseguenza pazienti da altre regioni. Inoltre mantenere gli impegni assunti dalla Regione per ridurre drasticamente i tempi di attesa per le prestazioni sanitarie, le cure e gli esami diagnostici".
Nel 2015 la Regione piu' indebitata a causa della mobilita' ospedaliera passiva e' stata la Campania (-281,6 mln) seguita dalla Calabria (-256,2) e dal Lazio (-198,2). Le Marche si piazzano al decimo posto con un "rosso" di 29,8 milioni di euro. Tra le sette regioni con un saldo positivo, a fare la parte del leone, con un attivo di ben 538,4 milioni di euro e' la Lombardia. Subito dopo vengono l'Emilia Romagna (+333,1 mln) e la Toscana (+135mln). Complessivamente la mobilita' sanitaria in Italia vale quasi 4 miliardi di euro, numeri impietosi che evidenziano quella che rappresenta una vera e propria distorsione del sistema, dovuta alle diverse velocita' della sanita' nel nostro Paese.(AGI)
Ap1/Bru