(AGI) - Ancona, 9 giu. - Sconta ancora gli effetti del terremoto l'occupazione nelle campagne delle Marche. Secondo quanto rileva la Coldiretti regionale, nei primi tre mesi dell'anno i disagi causati dal sisma alle attivita' agricole e agrituristiche, il blocco delle vendite e la stessa ondata di maltempo hanno portato a un calo del 15% degli occupati in agricoltura.
Secondo l'analisi dell'organizzazione di categoria, basata su recenti dati Istat, sono andati persi quasi 2.600 lavoratori rispetto ai primi tre mesi del 2016. Il terremoto ha colpito un territorio a prevalente economia agricola, con 15.300 aziende e stalle nei comuni del "cratere" e 175mila ettari di terreni agricoli coltivati. Nelle campagne il sisma ha causato l'interruzione di molte attivita', anche a causa dello smottamento dei terreni, mentre le vendite hanno registrato un calo del 90%, soprattutto per l'abbandono forzato della popolazione residente.
Gravi danni anche all'attivita' agrituristica, nonostante qualche segnale positivo negli ultimi mesi, col ritorno dei turisti. Secondo Coldiretti, la situazione potra' essere superata solo alleviando i disagi che le aziende agricole colpite continuano a sopportare e avviando la ricostruzione per garantire la ripartenza delle attivita' produttive. (AGI)
Red/Rob