(AGI) - Milano, 15 lug. - A Milano l'allerta terrorismo e' "gia' elevata", ma non ci sono segnali che possano far pensare a un innalzamento della soglia di allarme, che e' e resta al livello 2. Lo ha detto il prefetto di Milano Alessandro Marangoni, al termine della riunione straordinaria del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, alla quale ha partecipato anche il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, Francesco Greco, il Procuratore aggiunto del poll anti terrorismo Maurizio Romanelli e il Console Generale della Repubblica francese Olivier Brochet. Come ha spiegato Marangoni "siamo al livello 2, dal 13 novembre, dopo il Bataclan. Il livello 3 vuol dire che c'e' un attentato in atto o che e' imminente". A Milano, l'attentato di Nizza non dovrebbe portare a cambiamenti significativi in citta', in quanto "Milano gode di una concreta presenza delle forze dell'ordine supportata dalle forze dell'esercito. Ci sono gia' un migliaio di uomini dell'esercito sul territorio milanese che affiancano le forze dell'ordine" ha detto il prefetto. Accanto a questa presenza visibile prosegue il lavoro di intelligence con l'attivita' della Procura. Ma ci tiene a precisare, al momento "Non abbiamo indicatori sul territorio milanese di fatti che possano portare a un innalzamento del livello di attenzione". (AGI)
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