(AGI) - Milano, 9 ago. - "Milano e' un po' un terminale delicato. E' stato sufficiente che gli svizzeri avessero dato una stretta agli ingressi che sono contingentati e c'e' stato questo reflusso su Milano. E' un problema strutturale ed emergenziale al tempo stesso ed e' un problema europeo". Cosi' il sindaco di Milano Giuseppe Sala, commenta l'ondata di nuovi arrivi di migranti e parla delle possibili sistemazioni, che coinvolgeranno anche altri centri al di fuori del capoluogo. "L'unica cosa che possiamo fare per i migranti in questo momento delicato e' trovare spazi, a Milano e nella Citta' Metropolitana, per cercare di resistere a questa onda d'urto che c'e'" dice Sala, spiegando di averne gia' parlato con il prefetto Alessandro Marangoni. Sara' quest'ultimo, che "confermera'" la redistribuzione dei migranti "in settimana". "Oggi, noi siamo a circa 3.200-3.300 migranti nella sola Milano - spiega Sala - . Mi diceva il prefetto che sia a Milano che in un paio di paesi della Citta' Metropolitana sara' pronto altro spazio. Non possiamo fare granche' altro". Quanto all'ipotesi molto dibattuta di utilizzare l'ex campo base di Expo per l'accoglienza, resta in campo ma a partire da settembre. "Il campo base di Expo e' bloccato in agosto perche' la societa' che dovra' gestire l'accoglienza ha chiesto tempo. E questo al di la' dell'opposizione di Maroni che continua a non comprendere che non ci sono altre alternative - aggiunge il sindaco - . Io continuo a pensare che da settembre dei migranti ci andranno". Per il problema migranti, il sindaco ha un dialogo aperto con il governo. "Non credo che la politica dei respingimenti sia realistica" taglia corto. (AGI)
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