(AGI) - Milano, 20 set. - Via libera all'unanimita' dal Consiglio regionale al protocollo d'intesa tra Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e l'Autorita' di Bacino per la gestione unitaria e sostenibile della pesca e per la tutela del patrimonio ittico nel fiume Po. Le quattro regioni, ha sottolineato il Presidente della Commissione Agricoltura Alberto Cavalli (FI), illustrando il documento, hanno concordato la costituzione di una "cabina di regia" per la stesura di un piano che preveda l'armonizzazione delle varie normative regionali in materia di pesca lungo il Po, il contrasto al bracconaggio, la promozione di un turismo legato alla pesca, il controllo e il contenimento delle specie invasive e il ripopolamento di quelle autoctone, strategie sostenibili di pesca, interventi sulle politiche comunitarie sulla pesca in acque interne e migliorare lo stato di conservazione del corridoio fluviale del Po e dei siti inseriti nella "Rete Natura 2000", una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell'Unione europea che rappresenta il principale strumento della politica comunitaria per la conservazione della biodiversita'. E' stato approvato all'unanimita' un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle (prima firmataria Silvana Carcano) che invita il Presidente della Giunta regionale a prevedere nel programma di azioni coordinate una stretta collaborazione tra organi di vigilanza provinciali e regionali e Forze dell'Ordine per intensificare i controlli contro il bracconaggio lungo il fiume Po, chiedendo al Governo anche risorse economiche per incrementare il numero di agenti dei tre organismi. Nella stessa seduta e' stato approvato anche il protocollo che prevede la riorganizzazione delle norme sul prelievo legnoso con il duplice obiettivo di migliorare la produzione di boschi e foreste rispettando la natura. Sottoscritto tra Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Veneto, Umbria, Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano e numerose organizzazioni di settore, l'accordo e' stato ratificato oggi all'unanimita' dal Consiglio regionale e riguarda in particolare, iniziative di semplificazione normativa, un incremento del prelievo legnoso annuo purche' economicamente sostenibile, l'avvio della gestione delle foreste abbandonate, l'ingresso di imprese private nella gestione della filiera foresta-legno, incentivi all'aggregazione di proprieta' forestali.(AGI)
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