Crisi: sindacati Lombardia, 35mila cig a rischio con nuove regole
ADV
ADV
Crisi: sindacati Lombardia, 35mila cig a rischio con nuove regole

Crisi: sindacati Lombardia, 35mila cig a rischio con nuove regole

di lettura
(AGI) - Milano, 30 set. - Cassa integrazione in deroga arischio per 35mila lavoratori lombardi a causa delle nuoveprocedure messe a punto dal ministero del Lavoro e comunicatealle Regioni. L'allarme e' stato lanciato da Cgil, Cisl e Uil.I sindacati fanno notare che la sospensione dei lavoratori dadatare al giorno del decreto autorizzativo - che non potra'essere emesso se prima l'Inps non avra' verificato le copertureeconomiche - e non, come succedeva fino ad oggi, dall'accordosindacale, avra' delle ricadute negative sui lavoratori e leimprese colpiti dalla crisi. In primo luogo, infatti,sostengono, tutte le sospensioni iniziate dal 1 settembrerischiano di non avere copertura, perche' precedentil'autorizzazione; in secondo luogo, "in futuro la verificadella copertura economica, combinata con i tempi biblici concui il governo rende disponibili le risorse stanziate, rischiadi obbligare le imprese ad attendere mesi prima di sospendere ilavoratori in cassa". Per Cgil, Cisl e Uil si tratta "di unadecisione assurda e incomprensibile, che mette a rischio lacassa integrazione per 35mila lavoratori lombardi ed e'destinata a creare gravi problemi alle imprese che rischiano diessere incentivate a licenziare i lavoratori anche in presenzadi crisi temporanee. Una punizione inaccettabile per unaRegione - hanno concluso i tre segretari, Elena Lattuada, GigiPetteni e Danilo Margaritella - che ha fatto in tutti questianni un uso rigoroso ed efficace degli Ammortizzatori inDeroga, che ha consentito alle parti sociali di salvaguardarein modo intelligente il capitale umano e che non ha usato lerisorse per fare assistenza". Inammissibile, secondo i tresindacati, e' anche la discrezionalita' con cui il ministerointerpreta le disposizioni in materia, producendosostanzialmente una "normativa creativa, comunicando decisionia scadenze che non tengono conto della realta' in atto ma chepretendono di essere retroattive, e nascondendo le informazionisulla reale disponibilita' di risorse". Per ottenere il ritirodi questa insensata decisione le segreterie di Cgil, Cisl, Uildella Lombardia invitano la Regione e le associazioniimprenditoriali a promuovere iniziative congiunte e sipreparano a organizzare, anche in relazione agli esiti degliincontri che a livello nazionale si terranno nei prossimigiorni, le piu' opportune forme di mobilitazione. (AGI)Mi5
ADV