i (AGI) - Milano, 19 giu. - E' stato il coraggio di una prostituta, che ha denunciato e collaborato, a consentire alla polizia di arrestare i due albanesi che gestivano un grosso giro di prostituzione nella zona fiera vecchia di Milano, intorno a via Monte Rosa. Stanca delle sevizie di almeno 6 mesi, quando una amica le ha detto che i suoi protettori erano ricercati ha deciso di parlare. I due, Indrit Arapi di 33 anni e Gentjan Hoxha di 45, entrambi albanesi, sono stati quindi arrestati dalla polizia del commissariato Porta Genova, che ha seguito le indagini, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare. Oltre a sfruttare le ragazze, le picchiavano ed e' proprio in seguito all'ennesimo episodio di violenza che la ragazza, albanese, ha deciso di cambiare identita', rifugiarsi da parenti nella periferia est della citta' e fornire le indicazioni agli agenti. Rimane da prendere un terzo dell'organizzazione, che si trova in Albania ed e' latitante: era lui a reclutare nell'est (anche in Romania) le prostitute, che poi cedeva per 800 euro piu' il costo del viaggio ai due "colleghi" in Italia. La polizia ha ricostruito che, se Arapi era il leader, che gestiva gli appartamenti presi in affitto per consumare i rapporti, Hoxha era invece colui che controllava e picchiava le donne, spesso dopo aver fatto uso di droga. A entrambi infatti sono stati contestati anche i reati di spaccio oltre allo sfruttamento della prostituzione, perche' ai clienti offrivano, dopo il rapporto, anche dosi di cocaina. Almeno 7 gli appartamenti in cui facevano "lavorare" le loro vittime, mentre numerose erano le automobili che il capo della banda usava per pochi giorni intestandole alle prostitute e poi cambiandole, cosi' come le schede SIM: "I due erano difficili da prendere proprio per questi movimenti continui" ha sottolineato Manfredi Fava, comandante del commissariato Porta Genova. Su di loro infatti avevano indagato sia la guardia di Finanza, che era riuscita a farli condannare per spaccio nel 2006, sia i carabinieri che da tempo li tenevano d'occhio, da quando nel 2012 li avevano arrestati. Dopo le condanne emesse tra ottobre e novembre 2016 i due non si erano comunque allontanati dall'Italia: ora dovranno scontare rispettivamente 4 anni e 1 mese e 3 anni e 8 mesi. Arapi e' stato preso in via Masaccio: aveva affittato un appartamento vicino a quello degli incontri per controllare meglio le prostitute (d'altra parte in un altre occasioni i due rimanevano proprio nella stanza accanto a quella dove si consumavano i rapporti); Hoxha invece e' stato preso in via Sanzio, dove abitava, e da dove si era mosso intorno alle 4 di mattina del 6 giugno per andare a ritirare l'incasso delle vittime della tratta. (AGI)
Mia/Ari