(AGI) - Milano, 20 apr. - Fanfara in Duomo e mostra di auto - la
Lamborghini Huracan e la nuova Alfa Romeo Giulia Veloce - moto e bici: si apre cosi' la festa che celebra i 70 anni della stradale. Alla cerimonia che e' continuata all'interno di Palazzo Reale hanno partecipato il capo della
polizia Franco Gabrielli, il prefetto Carlo Mosca e il direttore nazionale della Stradale, Giuseppe Bisogno.
Nel suo intervento Bisogno ha ricordato
la fondazione del corpo con un decreto del 2 novembre 1947, diventato esecutivo il 2 gennaio del 1948, proprio il giorno dopo dell'entrata in vigore della Costituzione. Con la legge 121 del 1981 il corpo si forma per come lo conosciamo oggi e attraverso gli anni arriva ai giorni nostri.
Obiettivo per il futuro l'utilizzo centralizzato delle nuove tecnologie, concentrato gli sforzi per potenziare quelle da remoto: i nuovi sistemi Sic-Ve, Tutor e Vergilius servono risparmiare risorse e combattere efficacemente le nuove cause di incidente come l'abuso dello smartphone alla guida. In corso di potenziamento i sistemi Top-Crash, che consentono
di rilevare immediatamente e con maggiore precisione le cause di un incidente.
L'ambizione evidenziata oggi e' quella di avere "zero morti sulle strade", e la speranza e' data da un trend in miglioramento: dai 7096 morti del 2001, il numero e' quasi dimezzato con i 3419 nel 2015; la conferma
arriva dall'Istat, che il 19 dicembre ha reso noti i dati del semestre gennaio-giungo 2016: 1466 vittime della strada contro i 1539 registrati l'anno prima (-4,7%).
L'Italia oggi si colloca al 14esimo posto per nella
classifica europea per numero di vittime di incidenti stradali in rapporto agli abitanti con una media stimata di 56,4 morti per milione. Anche la Stradale, infine, guarda all'Europa: dal 2016 l'Italia ha la presidenza del Tispol, il network europeo che riunisce i corpi di polizia che si occupano della sicurezza sulle strade.
Nel corso della cerimonia sono stati ricordati i 396 caduti, definiti "angeli della strada" e non sono mancati
gli approfondimenti storici, attraverso la proiezione di un docufilm del regista Stefano Rinaldi con la voce narrante di Ricky Tognazzi, e attraverso il racconto del giornalista Marino Bartoletti, che ha ricordato il ruolo degli "stradalini" nella sicurezza del Giro d'Italia, che quest'anno compie 100 anni.
A conclusione dell'evento il capo della
Polizia, Franco Gabrielli ha ricordato il "sacrificio" e la dedizione all'uniforme della polizia stradale, che nonostante talvolta sia stata "derisa e dileggiata" ha sempre mantenuto il contatto con i cittadini.
(AGI)
Mia/chc