(AGI) - Roma, 5 lug. - Castellina in Chianti, Massa Marittima e Castagneto Carducci, in Toscana; Agropoli, Positano e Pisciotta, in Campania; quindi Serralunga di Crea, in Piemonte; Lavagna, in Liguria; Caorle, in Veneto; Matelica, nelle Marche; Montefalco, in Umbria; Ostuni, in Puglia, e Ragusa, in Sicilia.
Sono i Comuni rurali a cui oggi nel corso di una cerimonia a Roma, nei saloni del Palazzo della Valle, sono state assegnate le Spighe Verdi 2016, riconoscimento promosso da Confagricoltura e FEE Italia (Foundation for Environmental Education) che per significato ed importanza corrisponde alla Bandiera Blu che viene assegnata alle localita' turistiche e che vede la stessa FEE tra i promotori. Spighe Verdi vuole rappresentare - sottolineano Confagricoltura e FEE Italia - un efficace strumento di valorizzazione del nostro patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un'ottica di occupazione. Affinche' il programma raggiunga il massimo del risultato, sono necessari due elementi essenziali: la volonta' dell'amministrazione comunale d'iniziare un percorso di miglioramento e la partecipazione della comunita' e delle imprese alla sua realizzazione. Si parte dal presupposto che agricoltura e sostenibilita' siano due realta' indissolubili e che dal loro rapporto dipendera' molto del futuro del territorio. Per questo nasce per l'appunto Spighe Verdi, ovvero "uno strumento che guidi i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione in un percorso virtuoso che giovi, contestualmente, all'ambiente e alla qualita' della vita della comunita'".
Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione di uno schema come "Spighe Verdi", FEE Italia e Confagricoltura hanno quindi condiviso un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilita'. Tra gli indicatori presi in considerazione, la partecipazione pubblica; l'educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilita' e l'innovazione in agricoltura; la qualita' dell'offerta turistica. E ancora: l'esistenza e il grado di funzionalita' degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell'arredo urbano; l'accessibilita' per tutti senza limitazioni. Indicatori che hanno guidato questa prima edizione del programma e che saranno suscettibili di variazioni, in un'ottica di miglioramento continuo e di massimo coinvolgimento dei Comuni italiani. "Spighe Verdi" si basa sull'esperienza di FEE nella gestione del programma internazionale "Bandiera Blu", un eco-label volontario assegnato alle localita' turistiche balneari che rispettano criteri di gestione sostenibile integrale del territorio, attraverso un complesso iter procedurale certificato UNI EN ISO 9001-2008, che vanta 30 anni di applicazione in 67 Paesi nel mondo. "Spighe Verdi" si rivolge ai Comuni utilizzando, per l'aspetto agricolo, i principi del progetto EcoCloud di Confagricoltura. "Abbiamo riconosciuto con soddisfazione le prime 13 Spighe Verdi sul territorio italiano - ha detto Claudio Mazza, presidente di FEE Italia - Crediamo fermamente che le politiche di gestione sostenibile del territorio debbano essere allargate a tutte le realta'. Abbiamo ben chiaro che le criticita' ambientali si devono affrontare con una visione di sistema piu' ampia, coinvolgendo tutti i soggetti della comunita' locale in un percorso di miglioramento continuo".
A sua volta Mario Guidi, presidente di Confagricoltura, sottolinea che l'attivita' agricola "e' parte fondamentale del processo di sostenibilita' dei territori e il ruolo della nostra organizzazione e' quello di evidenziare e diffondere tutte quelle buone pratiche di sostenibilita' ed innovazione che le aziende gia' attuano o sperimentano. Ecco perche' l'esperienza di FEE nella gestione del programma internazionale Bandiera Blu si integrera' con i principi del progetto EcoCloud di Confagricoltura, esempio di come le aziende agricole possano attuare pratiche sostenibili che coinvolgano e migliorino tutta l'azienda nei suoi aspetti ambientali, economici e sociali". (AGI)
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