False fatturazioni per fondi neri, chieste pene fino a 7 anni
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False fatturazioni per fondi neri, chieste pene fino a 7 anni

False fatturazioni per fondi neri, chieste pene fino a 7 anni

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(AGI) - Genova 26 mar. - Richieste di pena che vanno da dueanni e sei mesi a sette anni di carcere sono state avanzatestamani dal pm Francesco Pinto a carico di 24 imputati nelprocesso per presunte false sponsorizzazioni a societa'ciclistiche al fine di costituire fondi neri. Le pene piu'severe sono state chieste a carico dei presunti promotoridell'associazione per delinquere che sarebbe stata costituitaproprio per dare vita al giro di false fatturazioni. Pinto haanche avanzato due richieste di assoluzione per insufficienzadi prove e due per prescrizione dei reati ascritti. Il giro difinte fatture relative alle sponsorizzazioni evidenziato dallaprociura genovese ammonta a circa un milione di euro. Tra gliindagati c'e' anche l'ex imprenditore Gino Mamone, in passatotitolare della ditta di demolizioni e bonifiche industrialiEcoge, oltre a una serie di presidenti e responsabili disocieta' toscane che avrebbero beneficiato di questifinanziamenti. Personaggi di spicco, secondo gli inquirenti,anche la coppia composta da Simone e Alessandro Biasci, diPisa, e il commercialista genovese, Andrea Panarese. Tra gliavvocati difensori alcuni dei nomi piu' in vista a Genova:Alessandro Vaccaro, Paolo Costa, Alessandro Sola, PaoloScovazzi, Andrea Campanile ed altri. I fatti su cui ha indagatoil magistrato fanno riferimento all'arco temporale che va dal2004 al 2009. L'inchiesta era nata, nel 2009, in parte dalleintercettazioni emerse nell'ambito dell'inchiesta su Mensopolidell'anno precedente e in parte dalle risultanze investigativedell'indagine sui funzionari delle Dogane del Vte (il terminalportuale container di Genova-Voltri) e spedizionieri del 2004.(AGI)Ge1//Sep
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