Nucleare: a Roma la mostra "Senzatomica" per mondo libero da armi
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Nucleare: a Roma la mostra "Senzatomica" per mondo libero da armi

Nucleare: a Roma la mostra "Senzatomica" per mondo libero da armi

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(AGI) - Roma, 10 mar. - La piu' grande mostra sul disarmonucleare mai organizzata a Roma, che conta gia' 4milavisitatori nei primi quattro giorni di apertura e 16milaprenotazioni arrivate dalle scuole. E' l'esposizione"Senzatomica: trasformare lo spirito umano per un mondo liberoda armi nucleari", inaugurata ufficialmente oggi nello spazioFactory della Pelanda (ex Mattatoio di Testaccio) e aperta alpubblico gratuitamente dal 6 marzo al 26 aprile 2015. Al tagliodel nastro sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di RomaIgnazio Marino, l'assessore alla Cultura della Regione LazioLidia Ravera, l'assessore capitolino alla Scuola Paolo Masini eTamotsu Nakajima, direttore generale dell'Istituto BuddistaItaliano Soka Gakkai che ha promosso l'iniziativa. "L'idea di usare la ricerca scientifica per realizzareun'arma di distruzione di massa e' un'idea folle e stupida, manon se ne parla quasi piu' e ancora oggi non sappiamoesattamente quante sono le testate nucleari nel mondo", haaffermato Marino, sottolineando che "la mostra deve farciriflettere sulle paure del passato e sul come lavorare tuttiinsieme". L'esposizione si compone di oltre cinquanta pannelli,sei monitor con testimonianze di sopravvissuti a Hiroshima eNagasaki e un'installazione con la simulazione del rumore diun'esplosione atomica, il tutto su una superficie di oltre 700metri quadrati, e ha lo scopo di guidare la riflessione delvisitatore sul duplice tema del disarmo nucleare e del disarmointeriore, mettendo in relazione costante il comportamentocollettivo con quello individuale. "Senzatomica" e' stata gia'allestita in 48 citta' italiane per un totale di oltre 190milavisitatori, di cui oltre 70mila studenti, e "sono felice chesia arrivata a Roma, perche' avevo paura che della bombaatomica non si parlasse piu'", ha dichiarato Ravera, osservandoche "bisogna esprimere un rifiuto morale, spirituale eintellettuale delle armi di distruzione di massa, perche' solola memoria di cio' che e' stato potra' salvarci".(AGI)Rmh/Bru
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