Libri: Popolizio legge Pastorale americana, la voce a Philip Roth

(AGI) - Roma, 28 ott. - Massimo Popolizio legge Pastorale americana, il capolavo...

Libri: Popolizio legge Pastorale americana, la voce a Philip Roth
 Copertina libro Pastorale americana Philip Roth

(AGI) - Roma, 28 ott. - Massimo Popolizio legge Pastorale americana, il capolavoro di Philip Roth, in un audiolibro per Emons che esce in contemporanea con il film girato da Ewan Mc Gregor e presentato all'ultimo Festival del Cinema di Cannes. Popolizio - attore teatrale, collaboratore di Luca Ronconi, espande attraverso la voce l'epica del Romanzo di Philip Roth, Premio Pulitzer nel '97. Parola per parola, riga per riga, pagina per pagina, la prosa magistrale di Roth da un lato - ora narrazione pura, ora flusso di coscienza, ora incredibile parodia - e la voce sempre flessibile, sempre giusta di Popolizio dall'altro, danzano in equilibrio perfetto. E' un'analisi dell'America attualissima, sociologica ma anche emotiva, un flusso potente, che Massimo Popolizio "tenta di governare" - come afferma - e che tra gli anfratti, le case borghesi, certe ritualita' sociali che perpetriamo per pura noia, ci mostra il lato oscuro: del singolo, della societa', della vita. E ci dimostra in modo inequivocabile, ancora una volta, come si possano dipingere formidabili affreschi di un paese e di un'epoca secondo la migliore tradizione del romanzo moderno.

La trama.
Lo chiamavano "lo Svedese", nel liceo di Newark, New Jersey. All'anagrafe era Seymour Levov, il ragazzo che tutti avrebbero voluto essere. Alto, biondo, atletico, ebreo, Levov eccelle nel baseball e - nell' America degli anni '50 - e' destinato ad eccellere nella vita: il successo professionale, quello famigliare, la villetta borghese. Ma la lunga ed estenuante guerra del Vietnam squassera' l'America e coinvolgera' personalmente Seymour, nel modo piu' tremendo: l'amata figlia Merry, diventata una violenta radicale, sparira' con l'accusa di terrorismo. E' il rovesciamento, la caduta, la fine senza appello dell'American dream che lo scrittore Nathan Zuckerman, abbagliato fin da ragazzo dalla solarita' senza ombre dello Svedese, sente la necessita' di narrare. Philip Roth ci mostra il lato oscuro - del singolo, della societa', della vita - in quello che e' un grande romanzo politico ma anche emotivo. L' affresco epico di un paese e di un'epoca in un libro sulla memoria.(AGI)
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