(AGI) - Roma, 16 ago. - Il conto alla rovescia e' gia' iniziato. Ad Amatrice fervono i preparativi per festeggiare i primi 50 anni dedicati a pasta, pomodoro, pecorino e guanciale, ovvero alle quattro "p" che danno vita a uno dei primi piatti piu' amati al mondo. Gia', la sagra degli spaghetti all'amatriciana compie mezzo secolo, una ricorrenza che nel paese laziale sono pronti a celebrare nel migliore dei modi; l'appuntamento e' fissato per il 27 e 28 agosto nel centro in provincia di Rieti: perche' se si fa presto a dire "amatriciana", gustarla proprio nel luogo in cui e' stata inventata non ha prezzo!
Ma anche altre feste sono da segnalare nei prossinmi giorni nel Lazio per valorizzare l'enogastronomia locale.
Domani "Mangiando sotto le stelle a Castel di Tora (RI).
Le stelle in cielo, piatti incredibilmente gustosi in tavola: mercoledi' 17 agosto torna a Castel di Tora "Mangiando sotto le stelle", la manifestazione che invita a gustare i migliori piatti della tradizione Sabina ammirando un cielo straordinariamente limpido e buio, avvolti dalle costellazioni dello Zodiaco e dalla Via Lattea. Giunta all'11esima edizione, la serata rappresenta uno degli eventi di punta della 24esima "Estate Castelvecchiese.
Con la Sagra delle sagne alla molenara, Cittaducale invece celebra la sua ricetta piu' antica il 20 agosto.
Una ricetta ancora piu' antica del borgo fondato nel 1308 da Carlo d'Angio', uno dei gioielli meglio conservati della provincia di Rieti: tra storia e leggende, gastronomia e tradizioni di una volta, sabato 20 agosto Cittaducale torna ad aprire le sue porte per la Sagra delle "Sagne alla Molenara". Da ben 10 anni ormai, la manifestazione di punta dell'Agosto Angioino - che propone un ricco programma di eventi dal 6 agosto al 17 settembre - celebra questo primo piatto povero e gustoso, con la sfoglia tirata a mano dalle esperte massaie civitesi e condite con un sugo di pomodoro, aglio, olio, persa (maggiorana), timo selvatico e peperoncino; una ricetta le cui origini si perdono nella notte dei tempi, nel periodo in cui la media Valle del Velino, molto ricca di sorgenti che sgorgavano dalle pendici del Terminillo, contava numerosi mulini ad acqua per la macina del grano.
Le tradizioni gastronomiche, musicali e dialettali di Subiaco protagoniste a "Rajche, radici in comune" il 26-28 agosto.
Scavare a fondo nelle tradizioni gastronomiche, musicali e dialettali di Subiaco alla ricerca delle radici in comune dei popoli dell'alta valle dell'Aniene. O meglio le "rajche" - come si usa dire nel dialetto del paese in provincia di Roma -, un vero tesoro da preservare di fronte all'avanzare inesorabile del tempo attraverso una manifestazione che permette a tutti di sentirsi sublacensi. All'ombra della Rocca Abbaziale che fu dimora dei Barberini, dei Colonna e di Lucrezia Borgia, dal 26 al 28 agosto torna l'appuntamento con "Rajche, radici in comune", tre giorni dedicati alla cultura locale e dialettale. (AGI)
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