(AGI) - Roma, 14 lug. - A sua volta il Campidoglio in una nota ricorda che l'edificio che era occupato (in via Quintavalle) e' di proprieta' di un privato, e' sottoposto a sequestro giudiziario e ne' il Comune ne' il Municipio hanno la possibilita' di intervenire rispetto ad esso. E' stata invece richiesta l'attivazione dei servizi sociali per dare assistenza ai quei nuclei familiari con soggetti in condizioni di fragilita' (disabili, minorenni, anziani). Questa mattina nella sede del VII Municipio dove poi si e' spostata la protesta erano presenti la presidente Monica Lozzi e l'assessore al Bilancio e Patrimonio di Roma Capitale, Andrea Mazzillo, che hanno avviato un dialogo con i manifestanti e hanno contattato la proprieta' dello stabile. Il dialogo con gli opccupanti non ha pero' avuto alcun esito positivo per il loro rifiuto di lasciare la sede municipale, se non in presenza di un impossibile ripristino delle utenze che non sono gestite dal Campidoglio o dalle sue strutture territoriali. "L'amministrazione capitolina non puo' essere caricata di responsabilita' che non le competono - affermano l'assessore Mazzillo e la presidente Lozzi - perche' derivanti da problemi decennali mai affrontati. Il governo e le altre istituzioni competenti sono state indifferenti di fronte a una situazione che a Roma e' degenerata: la mancanza di investimenti e di pianificazione sulle politiche abitative ha prodotto centinaia di occupazioni abusive di immobili pubblici e privati. Questi ultimi si attivano per rientrare in possesso delle loro proprieta' e il Comune e' chiamato a dare risposte. Lo stiamo facendo tutelando le fragilita' ed elaborando le linee guida per un Piano di azione sul disagio abitativo, che si basera' anche su un censimento delle occupazioni svolto dagli stessi Municipi". "In ogni caso - aggiungono Mazzillo e Lozzi - sono inaccettabili forme di protesta come quella a cui abbiamo assistito oggi: l'occupazione violenta di una sede istituzionale da parte di centinaia di persone che hanno sporcato e danneggiato i locali. Inizialmente abbiamo chiesto alle forze dell'ordine presenti sul posto di non intervenire, per evitare ulteriori tensioni, e abbiamo cercato invano la via del dialogo. Ma nessuno puo' pensare di agire al di fuori delle regole per sostenere le proprie istanze perche' siamo pronti a contrastare ogni forma di prepotenza e illegalita'". (AGI)
Vic