(AGI) - Civitavecchia (Roma), 8 lug. - Oltre sei tonnellate di sigarette di contrabbando sono state sequestrate dalla Guardia di finanza e dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel porto di Civitavecchia. L'operazione risale a qualche giorno fa ma ne e' stata data notizia questa mattina. Il carico era a bordo di un Tir modello Mercedes, condotto da un 37enne di origine marocchina che era su una nave di linea proveniente da Barcellona. Il quantitativo di 'bionde' e' il piu' consistente mai sequestrato prima presso lo scalo portuale romano. Un'attenta analisi dei rischi locali effettuata dai funzionari doganali e un oculato monitoraggio della lista passeggeri e mezzi imbarcati hanno portato al controllo dell'autoarticolato, anche perche' i finanzieri hanno notato dal riscontro documentale un fatto sospetto: il mezzo pesante risultava adibito al trasporto di merce a temperatura controllata, mentre sulla dichiarazione esibita dal conduttore erano inseriti 660 colli, spediti dalla Spagna e diretti in Grecia, contenenti lampadari da giardino e da interni. Fatto il controllo radiogeno del rimorchio, dal quale emergeva un'evidente incongruenza tra carico dichiarato e quello effettivamente trasportato, si e' proceduto all'immediato svuotamento del camion. E si e' arrivati al rinvenimento e sequestro di tabacchi lavorati esteri per complessive 32.200 stecche, da 200 grammi convenzionali cadauna, per un totale appunto di 6,4 tonnellate, tutte di marca "Regina". Il carico era in 644 cartoni di colore bianco, privi di qualsiasi segno distintivo, occultati dietro un carico di copertura, composto da 16 colli questi, ma solo questi 16 su 660, effettivamente contenenti lampade da interno e da giardino come diceva la bolla di accompagnamento. Sempre nell'ambito del controllo ispettivo, rinvenuta all'interno del portafoglio dell'autista la somma di 2.500 euro, suddivisa in 50 banconote da 50 euro, da ritenersi il compenso ricevuto per l'illecito trasporto. L'autista dell'autoarticolato e' stato quindi arrestato su disposizione della Procura della Repubblica di Civitavecchia e quindi trasferito nel locale carcere "Borgata Aurelia". Sul mercato clandestino il carico di 'bionde' avrebbe fruttato circa 1,2 milioni di euro, oltre che determinare una cospicua evasione fiscale, quantificabile in circa 900mila euro, tra accise ed Iva. (AGI)
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