(AGI) - Trieste, 3 set. - Sono partiti questa mattina dalla sede regionale della Protezione civile di Palmanova i volontari del Friuli Venezia Giulia per il "cambio" del secondo contingente alla tendopoli FVG allestita nei pressi del centro abitato di Amatrice. Di questa terza "colonna" fanno complessivamente parte 34 volontari, che alle 5.30 di oggi sono partiti da Palmanova con sette mezzi, tra cui furgoni, telonati e un pick-up, contenenti alcuni gazebo, materiale per l'allestimento di ulteriori pavimentazioni e derrate alimentari frutto di donazioni raccolte in Friuli Venezia Giulia. In queste prime settimane di intervento - tecnico e per l'assistenza alle comunit� terremotate del Rietino - si sono avvicendati, con il personale della Protezione civile FVG, volontari dei Gruppi comunali di Protezione civile di numerosi comuni del Fvg accanto a diverse sezioni dell'Associazione nazionale Alpini, dell'Associazione nazionale Carabinieri, dell' Associazione addestramento cani da catastrofe, del Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico, della Croce rossa italiana. "Un 'esercito' di volontari - come ricorda l'assessore regionale alla Protezione civile Paolo Panontin, in queste ore proprio ad Amatrice - di tecnici e di professionisti, ma anche di studenti, di pensionati, di lavoratori dipendenti, come sempre pronti a mettersi a disposizione ogni volta che le comunit� locali del nostro Paese, ma anche all'estero, vengono colpite da calamit� naturali". "Un esercito non di professionisti, solo di volontari, ma - sottolinea Panontin - sempre pi� professionali, addestrati alle emergenze, sempre attivi anche in Friuli Venezia Giulia, impegnati in attivit� di addestramento e di formazione, in iniziative di informazione e insegnamento dei comportamenti da adottare in caso di eventi sismici, in particolare con gli studenti". "Persone speciali, oltre 8 mila tra i diversi Gruppi comunali e altri 3.600 appartenenti alle Associazioni - ricorda l'assessore - che quotidianamente mettono a disposizione il proprio tempo, la propria manualit� e professionalit�, ma soprattutto la loro carica di umanit� e generosit� verso chi soffre e ha bisogno". (AGI)
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