(AGI) - Trieste, 21 giu. - "Io non dipendevo da Cosolini cosi' come non dipendero' da Dipiazza". Ha risposto cosi', a margine di un convegno alla Stazione Marittima sulle Dogane, il commissario dell'Autorita' portuale triestina Zeno D'Agostino a chi gli esternava timori sul futuro dello scalo giuliano, dopo il cambiamento al vertice del Comune di Trieste. "La nomina del presidente/commissario dell'Autorita' portuale - ha precisato D'Agostino - e' una competenza governativa. In tante situazioni oggi in Italia accade che non c'e' una linea condivisa tra quella governativa e quella locale che riguarda le Autorita' portuali. Mi viene in mente Livorno dove ci sono i 5 stelle, piuttosto che la Liguria dove c'e' una regione di centrodestra piuttosto che un governo di centrosinistra, mentre Civitavecchia ha sempre un 5 stelle come sindaco e la regione e' di sinistra. Insomma - spiega D'Agostino - ci sono situazioni distoniche un po' dappertutto. Non mi sembra di vedere grandi effetti positivi e negativi per quel che riguarda la gestione del porto". Per D'Agostino "il porto e' una parte importante della citta' quindi si va avanti, e quello che si fa e' per il bene della citta'. Noi seguiamo le strategie di sviluppo del nostro porto, mica ci fermiamo se e' cambiata l'amministrazione comunale". "Io al momento ho un posto in comitato portuale su 24 che e' occupato da un rappresentante del sindaco. Ora, se la legge lo consentira', potrebbe cambiare quel posto". (AGI)
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