(AGI) - Trieste, 5 ago. - "E' un'opera strategica estremamente importante". Cosi' Debora Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia, ha definito il terzo lotto della 3/a corsia dell'autostrada A4 per cui questa mattina e' stato sottoscritto il contratto tra la Regione, la societa' Autovie Venete e le imprese De Eccher e Pizzarotti che permettera' di avviare il cantiere entro il prossimo settembre. Si tratta di un intervento da 442 milioni di investimento, ci cui 300 in appalto, circa 100 a disposizione della stazione appaltante e 42 milioni per spese generali. I tempi di realizzazione dell'opera sono pari a 1.430 giorni. Verranno impiegate 500 persone. Serracchiani ha ricordato che "c'e' stato, a monte di questo accordo, un decisivo lavoro di squadra che ha visto il Governo e in particolare il ministro delle infrastrutture Delrio molto presenti". La governatrice ha sottolineato anche che "c'e' stata una revisione del piano economico-finanziario che ha portato ad un risparmio di 500 milioni di euro". Secondo Serracchiani l'opera cosi' come e' stata immaginata "non era realizzabile". Per contro "con le revisione del piano economico e finanziario e con il duro lavoro fatto in questo periodo siamo riusciti a trovare la copertura che mancava, a trovare un finanziamento diretto del Governo, ovviamente anche una disponibilita' da parte di Cassa depositi e prestiti, e oggi finalmente possiamo dire che siamo arrivati al momento piu' importante e cioe' l'apertura dei cantieri del terzo lotto della terza corsia dell'autostrada A4". Serracchiani ha poi spiegato che "il contratto sottoscritto ha un inciso molto importante e cioe' che le "due imprese possono subappaltare a piccole e medie imprese fino ad un massimo del 30% dell'importo complessivo e con un tetto per il ribasso non superiore al 20%. Questo - ha detto - ci da' garanzie di controllo e monitoraggio della congruita' dell'attivita' che viene svolta tra gli appaltatori e i subappaltatori e dall'altra parte ci da' la possibilita' di dare economia e lavoro alle nostre piccole e medie imprese. Originariamente non era cosi' e quindi credo che anche questo sia stato un risultato importante. Complessivamente stiamo parlando di 300 lavoratori direttamente impiegati dalle ditte aggiudicatarie e di 200 lavoratori impiegati dall'indotto, quindi 500 persone. E' un'opera essenziale e strategica per il paese e io direi anche per l'Europa. Non e' un'incompiuta, anzi un'opera che portiamo a compimento". (AGI)
Ts1/Mav