Crisi: Unioncamere Fvg, in 9 mesi scomparse 1500 imprese
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Crisi: Unioncamere Fvg, in 9 mesi scomparse 1500 imprese

Crisi: Unioncamere Fvg, in 9 mesi scomparse 1500 imprese

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(AGI) - Pordenone, 12 dic. - Il tessuto produttivo del FriuliVenezia Giulia e' sempre piu' logorato dalla lunga crisieconomica. Nel periodo gennaio-settembre 2014 le imprese attivesono calate di 1.445 unita'; le aperture fallimentari state170, le aperture di scioglimento e liquidazione sono state1.076 e sono emerse alcune importanti crisi aziendali come laCooperativa Carnica e le Operaie Trieste. E' il quadro generaledelineato dall'indagine congiunturale di Unioncamere Fvg.Quanto alle famiglie in difficolta'; in Italia il 28% e' arischio poverta' o esclusione sociale. In Friuli VeneziaGiulia, i nuclei in questa situazione sono il 10,1%, il 6,7% e'classificato "a grave deprivazione", un ulteriore 6,2% e' a"bassa intensita' lavorativa". Circa l'export regionale, nelperiodo gennaio-settembre 2014 e' stato di 8.716 milioni dieuro, un valore sostanzialmente stabile rispetto al 2013. Leperformances territoriali sono pero' diverse con una crescita(di circa il 2/3%) per Pordenone, Udine e Gorizia, e unaflessione del 14% per Trieste. I settori che hanno presentato itrend migliori sono "Prodotti alimentari e bevande" (+10,7%),"Mobile arredo" (+5%, incremento quasi tutto concentrato aPordenone) e dell'elettronica (+12%). L'Italia e' uno dei 5Paesi al mondo che vanta un surplus manifatturiero sopra i 100miliardi di euro. Questo saldo commerciale si concentra quasitutti nelle province distrettuali. In Friuli Venezia Giulia, ilsurplus manifatturiero nei primi nove del 2014 e' staso pari a2.100 milioni di euro. Dall'analisi del rapporto tra imprese ecredito emerge che anche nel terzo trimestre, in Friuli VeneziaGiulia, e' proseguita la contrazione dei finanziamenti. Per leimprese, dopo il -6,3% a marzo ed il -2,9% a giugno, siregistra un -2,7% a settembre mentre per le famiglie il trende' rimasto stabile cioe' attorno al -0,7/-0,9%. La qualita' delcredito resta ancora critica, anche se rispetto a dicembre2013, il tasso di decadimento e' calato prima al 2,9% (a marzo2014), poi al 2,5% (giugno 2014) per raggiungere l'1,8% disettembre. Alla riduzione hanno contribuito soprattutto leimprese: il massimo storico e' stato registrato nel mese didicembre 2013 con un tasso di decadimento pari a 4,6%, valoreche a settembre 2014 e' sceso a 2,6%. (AGI)
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