(AGI) - Bologna, 8 lug. - Cinque rinvii a giudizio per le minacce alla segretaria della Lega Nord di Brescello Catia Silva, "militante - coraggio, prima a denunciare le infiltrazioni della malavita in paese". Lo riferisce il segretario Lega Nord Emilia Gianluca Vinci, ricordando le minacce "mafiose" e "di morte" ricevute dall'esponente leghista, 'consigliata' nel 2009 di smentire "il proprio comunicato con il quale dichiarava, unica a farlo, l'infiltrazione della 'ndrangheta a Brescello", il comune del reggiano recentemente sciolto per mafia. Il gup di Bologna Gianluca Petragnani Gelosi ha rinviato a giudizio, riferisce la Lega in una nota, i brescellesi di origine calabrese Alfonso Diletto, attualmente al 41bis nell'ambito dell'operazione Aemilia, Salvatore Grande Aracri, nipote di Nicolino Grande Aracri, Girolamo e Carmine Rondinelli, padre e figlio, e Salvatore Frijio, il primo per violenza privata tentata, gli altri per minacce in concorso tutto aggravato dall'aver usato la modalita' mafiosa. "Dopo anni di lotta, minacce, danneggiamenti ed intimidazioni, Catia Silva, costituitasi parte civile, al termine della lettura del provvedimento e' esplosa in lacrime per il risultato ottenuto", conclude Vinci. Il processo, in tribunale a Reggio Emilia, e' stato fissato per il 12 ottobre. (AGI)
Ari