(AGI) - Bologna, 7 set. - Camst � la prima grande azienda italiana della ristorazione a impegnarsi a non utilizzare pi� uova da galline allevate in gabbia, n� per le uova in guscio, n� per l?ovoprodotto. L?impegno sottoscritto dall?azienda, grazie alla collaborazione con il Settore Alimentare di CIWF, prevede di incrementare progressivamente l?acquisto di uova e ovoprodotti provenienti da galline non allevate in gabbia, con l?obiettivo di eliminare completamente, su scala nazionale, le uova e gli ovoprodotti provenienti da galline allevate in gabbia entro il 2025. Ad oggi Camst acquista ogni anno dai propri fornitori di uova, tutti operanti sul territorio nazionale, oltre 300.000 uova in guscio (pari al 25% sul totale di uova in guscio acquistate) e circa 200.000 kg di ovoprodotti (pari al 30% sul totale di ovoprodotto acquistato) provenienti da galline non allevate in gabbia (a terra, all?aperto e biologico). ?Per un?azienda come Camst che produce 100 milioni di pasti all?anno per scuole, ospedali, aziende e ristoranti in tutta Italia- commenta Francesco Malaguti, direttore acquisti di Camst- la decisione di adottare una politica di rispetto del benessere animale si inserisce coerentemente all?interno di un percorso orientato alla sostenibilit� che rappresenta una sfida, oltre che una grande opportunit�". (AGI)
Ari