(AGI) - Bologna, 20 set. - La guardia di finanza di Treviso ha segnalato 1000 stranieri per altrettante indebite percezioni di erogazioni ai danno dello Stato per una somma che ammonta a circa 2 milioni di euro. Nel corso dell'operazione denominata "Easy Credit", complessivamente sono state denunciate all'autorita' giudiziaria 66 persone (il reato penale scatta solo se la somma contestata e' superiore ai 4mila euro, per gli altri casi e' previsto il procedimento amministrativo ed il recupero da parte dell'Agenzia delle Entrate) tra cui il responsabile di un Centro di assistenza fiscale nel Bolognese. Questi, secondo la ricosruzione dei finanziari, era 'il deus ex machina' della truffa e in cambio di compensi avrebbe agevolato le pratiche di numerosi clienti, consentendo loro di percepire indebiti crediti Irpef, liquidati in oltre due milioni di euro, attraverso l'aggiramento per anni (dal 2012) del sistema informatico di controllo automatizzato delle dichiarazioni dei redditi.
L'indagine, coordinata dalla Procura di Bologna e condotta dal gruppo delle fiamme gialle di Treviso attraverso perquisizioni locali, esame della documentazione fiscale e amministrativo-contabile, raccolta di testimonianze, ha permesso di disvelare l'intero meccanismo di frode e di ottenere anche l'annullamento di oltre trecento modelli 730/2016, da poco presentati con l'indicazione di quasi un milione di euro di crediti Irpef non spettanti, che cosi' non saranno liquidati.
Gli indagati, tutti cittadini stranieri residenti sull'intero territorio nazionale, con la compiacenza del responsabile del Caf ricorrevano, questo il quadro accusatorio, a diversi artifici per perseguire il disegno fraudolento volto al conseguimento di rimborsi Irpef non dovuti. Nel modello 730, hanno ricostruito le fiamme gialle, dichiaravano crediti d'imposta inesistenti, oppure la presenza di altri familiari a carico residenti all'estero e privi di codice fiscale, o ancora detrazioni per figli non esistenti in affidamento preadottivo, anche disabili.
L'autorita' giudiziaria ha disposto a carico del consulente fiscale, ritenuto 'mente' ed 'istigatore' delle condotte delittuose, il sequestro preventivo d'urgenza dell'immobile sede del Centro direzionale utilizzato dall'indagato per l'esercizio dell'attivita'. (AGI)
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