(AGI) - Reggio Emilia, 1 set. - Una banale discussione nata per il 'rispetto' dei turni per l'utilizzo della cucina e' alla base del violento pestaggio avvenuto la sera del 12 agosto scorso all'interno di un appartamento a disposizione dei profughi ai danni di un cittadino bengalese 22enne finito in ospedale con una prognosi di 25 giorni per una serie di importanti fratture costali e nasali e contusioni multiple. Lo hanno accertato i carabinieri della stazione di Reggio Emilia che a conclusione delle indagini hanno identificato i responsabili della brutale aggressione. Si tratta di cinque connazionali della vittima, tutti profughi e ospiti nella stessa abitazione con un'eta' compresa tra i 20 ed i 36 anni, che sono stati denunciati alla Procura reggiana con l'accusa di concorso in lesioni personali aggravate. Secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma, la vittima avendo notato un fornello libero, alla semplice richiesta di dove fosse l'accendino e' stato brutalmente aggredito dai suoi coinquilini che l'hanno condotto in camera e pestato a sangue, con calci, e pugni, e una barra di ferro fino a causarne lo svenimento. Il 22enne si e' poi risvegliato con le gambe all'interno di un sacco per i rifiuti e con la testa infilata in un altro sacco. Approfittando dell'assenza dei suoi connazionali e' riuscito a scendere in strada e a dare l'allarme. (AGI)
Bo1/Ari