(AGI) - Ferrara, 13 lug. - Diciassette avvisi di garanzia nei confronti di ex vertici e amministratori della Carife che, nel 2011, avallarono l'aumento di capitale di 150 mln di euro che avrebbe dovuto rilanciare la banca, che versava in quegli anni in assoluta difficolta'. L'atto della procura di Ferrara, a seguito delle indagini della Guardia di Finanza - rende noto la Nuova Ferrara - e' stato notificato per invitare i 17 indagati agli interrogatori fissati in procura dai sostituti procuratori titolari dell'inchiesta, Barbara Cavallo e Stefano Longhi; interrogatori che preludono l'atto di fine indagine. Secondo gli inquirenti, l'aumento di capitale fu deciso sapendo che non avrebbe risolto le sorti della Cassa di Risparmio: la contestazione riguarderebbe dunque non tanto l'aumento di capitale, ma le modalita' con cui fu portato a termine. Quattro i capi di accusa contestati, dalla bancarotta patrimoniale alle false comunicazioni alla vigilanza (Bankitalia), dai falsi in prospetto all'aggiottaggio. (AGI)
Ari