(AGI) - Napoli, 1 ott. - "Costituenti ci dicevano che la seconda parte della Costituzione fu frutto di compromessi, non ci fu la forza politica di fare un Senato rappresentativo delle regioni. Non faccio polemica, ma andiamo�a votare per questo referendum". A dirlo e' il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, oggi a Napoli, invitando al voto il 4 dicembre. "Per il divorzio non abbiamo votato pensando ai partiti, aborto o nucleare nemmeno, altrimenti il nucleare che lo proponevano solo i Verdi non sarebbe passato, e forse neanche il divorzio", ricorda. "Il referendum e' sulla Costituzione, ma sulla seconda parte - aggiunge - la prima ha principi immodificabili per me, e' un testo religioso. Il Paese si tiene insieme intorno alla Costituzione, pero' dobbiamo ragionale su come rendere piu attuale la prima parte dei diritti, come i diritti degli enti locali di far sentire la loro voce oggi marginati alla conferenza Stato-Regioni. Dal bicameralismo perfetto, in cui tutti discutono dello stesso argomento, a una Camera in cui problemi dei territori sono analizzati in maniera diversa e' un passo in avanti. Non si puo essere federalisti e poi non trarne le conseguenze in organizzazione repubblica. Su 260 progetti legge esaminati da nascita governo, se ci fosse stato un Senato delle autonomie e una Camera con compiti separati, solo 5 avrebbero avuto un percorso bicamerale". (AGI)
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