Camorra: prima faida Scampia, 14 ergastoli per duplice omicidio
(AGI) - Napoli, 9 mar. - Decisero che Cosimo Di Lauro, il boss con il codino e i...
(AGI) - Napoli, 9 mar. - Decisero che Cosimo Di Lauro, il boss con il codino e il giubbotto di pelle, figlio del narcotrafficante piu' importante di Napoli, andava punito perche' aveva osato estrometterli dagli affari. Lui era giovane e non voleva attorno a se' i vecchi che avevano gestito le piazze di droga fino ad allora. Cosi' organizzarono il 28 ottobre un duplice omicidio. Un agguato con venti killer che usarono decine di armi. Morirono Fulvio Montanino e Claudio Salierno, il primo amico del cuore di Cosimo, l'altro suo braccio destro. Fu cosi' che scoppio la feroce prima faida di Scampia e Secondigliano che tra il 2004 e il 2005 porto' a piu' di ottanta morti. Questa mattina, dopo un processo durato oltre un anno i giudici della quarta corte d'Assise di Napoli hanno inflitto 14 ergastoli a tutti i presunti autori di quell'omicidio. Nessuna attenuanti anche per chi quel massacro lo ha confessato in aula schiacciato dal racconto di oltre dieci collaboratori di giustizia. Carcere a vita tra gli altri a Cesare Pagano, Gennaro Notturno, Guido Abbinante e Arcagelo Abete, i quattro che con Raffaele Amato, non imputato in questo processo, avevano organizzato la scissione dal potentissimo clan Di Lauro, che all'epoca era diretto da Paolo e dal figlio Cosimo. Ergastolo anche per Antonio Abbinante, Enzo Notturno, Francesco Barone, Rito Calzone, Antonio Della Corte, Roberto Manganiello, Angelo Marino, Ciro Mauriello, Gennaro Notturno, Carmine Pagano. (AGI)
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