(AGI) - Napoli, 23 giu. - Marianna Fabozzi, la madre di Antonio Giglio, il bimbo di tre anni morto nel Parco Verde di Caivano il 27 aprile 2013, e' indagata per omicidio volontario e sara' interrogata formalmente per questo. Il piccolo precipito' dal balcone dell'appartamento dove viveva all'isolato 3, que?lo stesso gabbricato nel quale trovo' la morte Fortuna Loffredo, il 24 giugno di un anno dopo. La donna sara' interrogata questo pomeriggio nel carcere di Benevento dove e' detenuta per l'accusa di favoreggiamento in abusi sessuali a minori contestati al suo compagno Raimondo Caputo, che e' in carcere su mandato del gip di Napoli Nord sia per pedofilia, nei confronti delle tre figlie minorenni di Marianna Fabozzi, sia per l'omicidio di Fortuna, chiamata da tutti Chicca: l'avrebbe lanciata giu' dal terrazzo perche' si era rifiutata di subire l'ennesiva violenza sessuale. Il fascicolo per la morte di Antonio Giglio, che e' nelle mani dei pm della Procura di Napoli, era stato aperto per omicidio colposo, perche' in un primo momento la madre aveva raccontato che Antonio era precipitato mentre si era sporto per vedere un elicottero in cielo e lei in casa non c'era. Ma la svolta nelle indagini e' arrivata quando si sono scoperti gli abusi sessuali patiti dalle figlie della Fabozzi e dopo l'arresto di Caputo per la morte di Chicca. Una delle vicine ha raccontato che la donna era presente in casa e fu lei a poggiare Antonio sul davanzale. Stessa accusa lanciata anche dalla sorella di Caputo: "La tapparella era rotta, alzata a meta', lei l'ha sollevata ancora e ha buttato giu' il figlio", ha ripetuto piu' volte anche in interviste. (AGI)
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