Mostre: a Rende le opere di Anna Paparatti e Marion Greenstone
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Mostre: a Rende le opere di Anna Paparatti e Marion Greenstone

Mostre: a Rende le opere di Anna Paparatti e Marion Greenstone

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(AGI) - Rende (Cosenza), 24 set. - Il museo Bilotti apre ibattenti con due mostre dedicate a Anna Paparatti e MarionGreenstone. A partire da giovedi' 25 e venerdi' 26 settembre ilCastello del centro storico ospita le due mostre volute daRoberto Bilotti che ne e' anche il curatore insieme a FrancescaPietracci. Il Museo dunque punta subito a diventare l'ennesimopunto d'attrattiva culturale messo in piedi dalla famigliaBilotti e dal patrimonio artistico che questa detiene. Siincomincia giovedi' 25 alle ore 18 con la mostra "Performance efiori di loto" dedicata al lavoro che Anna Paparatti ha svoltodagli anni Settanta sino al Duemila. All'inaugurazione dellamostra, curata dallo stesso Roberto Bilotti e da FrancescaPietracci, sara' presente l'artista che torna nella suaCalabria. Nata a Reggio Calabria, la Paparatti e' pittrice,performer, scrittrice e designer; protagonista e testimonedella nascita delle nuove correnti artistiche nate a cavallotra gli anni Sessanta e gli anni Settanta e sviluppatesi inEuropa e negli Stati Uniti. Anna Paparatti per oltre 30 anni e'stata anche la compagna dell'altrettanto poliedrico FabioSargentini con il quale ha lavorato intensamente negli stessianni in cui si e' dedicata al primo soggiorno italiano delLiving Theatre. Un amore per il teatro portato avanti per tuttala sua carriera e pari solo a quello nutrito dall'artista neiconfronti dell'India che ha ispirato molte sue opere e mostre.Venerdi' 26 tocchera' alla mostra "Experience" dedicata aMarion Greenstone e al suo lavoro fra gli anni Settanta eDuemila. Scomparsa nel 2005, la Greenstone e' da ritenereun'artista di grande energia e sensibilita', inserita a pienotitolo nell'ambiente artistico e culturale della New York delsuo tempo. Molto attiva nella Cooper Union e nel PrattInstitute (dove insegna), vanta fra le sue amicizie nomi delcalibro di Paul Thek, Eva Hesse, Peter Hujar, Ray Johnson, R.B.Kitaj, Joseph Raffael e Wolf Kahn. Dal suo studio di Brooklyn,ma non solo, Marion Greenstone si e' dedicata all'arte peroltre 50 anni senza interruzioni e senza ripensamenti,percorrendo stilisticamente tre periodi: l'Informale(1955-1960), nell'ambito del quale il suo interesse era dimantenere il contesto dopo la rimozione del contenuto; la PopArt (1961-1970), momento centrale del suo lavoro;l'Iperrealismo (1970-2005), nell'ambito del quale ha recuperatouna cifra astratta piu' intima. Il Museo nel Castello rendeseinoltre ospitera' presto nuove opere appartenenti al patrimoniodella famiglia Bilotti. (AGI)Red/Adv
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