Tumori: sostituita con protesi stampata in 3D parte cranio
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Tumori: sostituita con protesi stampata in 3D parte cranio

Tumori: sostituita con protesi stampata in 3D parte cranio

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(AGI) - Chieti, 16 giu. - Alta chirurgia e innovazionetecnologica: e' questo il mix messo in campo all'Ospedale "SS.Annunziata" di Chieti per curare una donna 40enne abruzzesecolpita da un tumore osseo del distrettocranio-maxillo-facciale. Il caso assai complesso, per unaneoformazione ossea neoplastica che si era sviluppata sullateca cranica e nella regione orbitaria, con aderenze fino alladura madre, e' stato trattato a quattro mani dal chirurgomaxillo-facciale Lanfranco D'Archivio e dal neurochirurgoVincenzo Magliani. E' stata messa in campo una tecnicachirurgica altamente innovativa, divisa in due fasi: nellaprima e' stata asportata la massa tumorale, mentre nellasuccessiva e' stata eseguita la ricostruzione con ilposizionamento di una protesi personalizzata, progettata erealizzata digitalmente in 3D in materiale polichetonico(PEEK). Questa veloce e sicura metodica chirurgica rappresentala nuova frontiera nel campo della chirurgia ricostruttivasuccessiva a quella demolitiva in oncochirurgiacranio-maxillo-facciale, e permette di superare la tecnicatradizionale, basata sull'impiego di materiale osseo prelevatoda altri distretti anatomici del paziente, sicuramente piu'complessa, lunga e impegnativa nel decorso post operatorio. Larealizzazione della protesi e' avvenuta in Germania pressolaboratori specializzati, che sulla base di una Tac dellapaziente hanno elaborato un modello tridimensionale della partecranica affetta da tumore, e realizzato una protesiperfettamente sovrapponibile con l'area ossea oggettodell'asportazione chirurgica. La progettazione avviene sui datidel malato estrapolati dalle immagini diagnostiche, cosi' darealizzare un "pezzo" perfettamente compatibile con la parte darimuovere chirurgicamente. La stampa in 3D, poi, permette direalizzare una protesi che va a incastrarsi, con precisionemillimetrica, nel vuoto creato sulla superficie della scatolacranica. L'intervento e' perfettamente riuscito e la pazientee' tornata a casa in buone condizioni dopo pochi giorni didegenza nell'Unita' Operativa di Chirurgia ad alta complessita'Multidisciplinare del "SS. Annunziata". "L'attivita' chirurgicaintrapresa a Chieti vanta gia' una casistica significativa peruna patologia rara come questa - sottolinea D'Archivio - oltrealle altre tipologie di intervento, come quella sullemalformazioni del massiccio facciale, dei traumi e delleneoplasie dei tessuti molli del viso. E' un'attivita' resapossibile dall'alto livello di specializzazione offertodall'unita' operativa Multidisciplinare, che permette a questoospedale di affrontare con mezzi e professionalita' di stampo'nordamericano' casi chirurgici complessi, come anche quellidelle neoplasie del rene e del pancreas. Una risposta efficaceai problemi di salute di tanti pazienti che hanno cosi' lapossibilita' di curarsi in Abruzzo, evitando migrazioni, e perla nostra Azienda un punto di forza saldato al percorso diinnovazione avviato ormai da tempo". (AGI)
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