TERREMOTO: INAUGURATO NUOVO ARCHIVIO STATO, LA MEMORIA SALVATA
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TERREMOTO: INAUGURATO NUOVO ARCHIVIO STATO, LA MEMORIA SALVATA

TERREMOTO: INAUGURATO NUOVO ARCHIVIO STATO, LA MEMORIA SALVATA

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(AGI) - L'Aquila, 4 nov.- Il patrimonio documentaledell'Archivio di Stato dell'Aquila e' stato interamenterecuperato sotto le macerie del palazzo della Prefetturadell'Aquila, crollato nel terremoto del 6 aprile scorso, edoggi e' stato nuovamente offerto alla citta' e all'Abruzzo, conl'inaugurazione della nuova sede di Bazzano. Il Ministro per ibeni Culturali, Sandro Bondi, questa mattina, nel corso dellacerimonia di inaugurazione della nuova sede dell'Archivio diStato, ha potuto ammirare documenti unici come la CronicaAquilana di frate Alessandro De Ritiis ( 1400), prosecutoredell'opera di Buccio da Ranallo, la raccolta dei "Privilegi"(1254), di Corrado IV, che disponeva il modo con il qualedoveva essere costruita la citta' dell'Aquila, gli Statutidell'arte della lana, che spiegavano come doveva esserelavorata questa importante risorsa dell'economia agro-pastoraledell'epoca. Il lavoro di recupero di e' svolto in piu' fasi ede' stato portato a compimento salvando tutto l'archivio diStato che si trovava, dal 1835, sotto il Palazzo del Governointeramente crollato. Tutti i documenti si sono salvati perche'la volta delle stanze che ospitavano l'Archivio di Stato, sottoil Palazzo della Prefettura, ha tenuto anche grazie alle altescaffalature che hanno fatto da sostegno all'enorme pressioneesercitata dalle macerie e dalle scosse telluriche. "Stiamo parlando - spiega con qualche soddisfazione PaoloMuzi, funzionario dell'Archivio di Stato - di qualcosa come 9chilometri e mezzo di fondi archivistici, all'incirca 3 milionidi documenti che siamo riusciti a recuperare anche esoprattutto con la collaborazione della ditta 'Premio' diBologna, specializzata in questo tipo di recupero. Non un solodocumento dei cento fondi che costituiscono l'archivio e'andato perduto". Documenti, libri, pergamene adesso si trovavano sistematiin 9 mila e 500 metri quadrati nell'edificio di Bazzano, in unambiente opportunamente climatizzato per la loro conservazione." Se un'opportunita' c'e' stata in questa tragedia delterremoto - prosegue Muzi - e' stata proprio quella offertaoggi dalla possibilita' di una migliore conservazionedell'archivio ed anche per una migliore fruizione da partedegli studiosi e del pubblico". la complessa opera ditrasferimento e riordinamento della documentazione si e'conclusa nel giugno scorso.(AGI)
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