TERREMOTO: COLDIRETTI, DOPO LE CASE TORNANO ANCHE LE PECORE
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TERREMOTO: COLDIRETTI, DOPO LE CASE TORNANO ANCHE LE PECORE

TERREMOTO: COLDIRETTI, DOPO LE CASE TORNANO ANCHE LE PECORE

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(AGI) - Roma, 20 nov. - Dopo le prime case e' stato consegnatoa L'Aquila anche un maxigregge di quasi mille pecore che gliallevatori sardi hanno donato ai 'colleghi' abruzzesi colpitidal terremoto per far ripartire la pastorizia che e' unacomponente determinante dell'economia in una provincia dovequasi un terzo delle imprese si occupa di agricoltura.L'iniziativa e' della Coldiretti che ha voluto compiere ungesto concreto di solidarieta' secondo una antica usanza che inSardegna si chiama 'sa paradura' e che prevede il dono di una opiu' pecore a chi cade in disgrazia per risollevare le suesorti. La consegna del gregge che conta anche numerosiagnellini e' avvenuta in un clima di festa con uno scambio diprodotti tipici della tradizione sarda ed abruzzese rallegratoda musiche folcloristiche e che ha coinvolto, per iniziativadella Coldiretti, centinaia di agricoltori ed allevatori, oltreai rappresentanti delle Istituzioni. Un impegno per salvare unmestiere antico ricco di tradizione e mantenere vive lecampagne, ma che - sottolinea la Coldiretti - offre ancheproduzioni di carne e formaggi di pecora di qualita'particolarmente importanti per la ripresa economica in unaRegione come l'Abruzzo dove l'agroalimentare pesa per il 15 percento sul Pil regionale. L'agricoltura e' infatti un settoreeconomico importante per l'Abruzzo con un tessuto produttivocomposto da oltre 82mila aziende e una produzione lordavendibile di un miliardo e 345 milioni di euro. Nella zonadell'Aquilano, interessata dal terremoto sono presenti 1500aziende agricole. Il terremoto - riferisce la Coldiretti - haprovocato danni stimati per 100 milioni di euro e' danneggiatooltre 400 aziende agricole soprattutto impegnate nell'attivita'di allevamento con il crollo di strutture di ricovero per glianimali e le materie prime e la morte di molti animali per nonparlare delle conseguenze 'psicologiche' che le scosse sismichehanno prodotto sulle greggi. C'e' stata una minoreproduttivita' con molti animali che sono andati dispersi mentregli altri, spaventati, hanno ridotto la produzione di latte, maanche un aumento dei casi di aborto, fenomeno che si verificatain circostanze simili. E la mancanza di opportunita' economiche- prosegue la Coldiretti - rischia di accelerare l'abbandono diquesta attivita' con il terremoto che ha allontanato i turistie ridotto le spedizioni verso le grandi citta' come Roma dovestoricamente vengono acquistati agnelli abruzzesi consideratidi grande qualita'. Il dono del maxigregge, che ha viaggiato intraghetto, e' destinato a ricostituire alcuni degli allevamentiabruzzesi danneggiati e nasce da una idea di alcuni pastorisardi che e' stata tradotta in pratica dall'azione sinergicadelle Coldiretti di Nuoro e Abruzzo in collaborazione con irispettivi Assessorati regionali all'agricoltura.(AGI)
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