TERREMOTO: CHIODI, E' ORA DELLA GOVERNANCE DELLE COMPETENZE
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TERREMOTO: CHIODI, E' ORA DELLA GOVERNANCE DELLE COMPETENZE

TERREMOTO: CHIODI, E' ORA DELLA GOVERNANCE DELLE COMPETENZE

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(AGI)- L'Aquila, 7 nov - "Una governance delle competenze e deipoteri". L'ha auspicata il presidente della Regione, GianniChiodi, a conclusione di un convegno sulla "governance dellaricostruzione". Il Presidente, illustrando la sua idea digovernance ideale ha chiarito: "Ci sara' un commissario per laricostruzione nella persona del Presidente della Regione, ma unruolo cruciale dovra' averlo anche il sindaco dell'Aquila, cuispetta il ruolo di vice commissario. Il primo cittadino nondovra' pero' operare seguendo le procedure ordinarie,altrimenti tutti gli sforzi saranno vanificati. Tra queste duefigure, che magari esalteranno il gossip politico, ci dovra'essere confronto e condivisione". Chiodi ha sottolineatosoprattutto l'importanza dell'Unita' tecnica di missione (sulmodello Tony Blair) per la fase istruttoria dei progetti edella loro esecuzione. "Questo organismo - ha comunicato ilPresidente - e' gia' stato nominato. L'architetto GaetanoFontana, che lo coordinera', e' al lavoro per definire le lineeguida inerenti non solo la ricostruzione tout court, ma anchele implicazioni economiche, giuridiche ed ambientali. L'Unita'provvedera' altresi' al controllo ed al monitoraggio dellesingole fasi, predisponendo inoltre una task force apposita perla ricostruzione". Chiodi ha poi aggiunto che questa strutturasara' composta da 30 persone, la meta' espressionedell'amministrazione pubblica (Ministeri e Cipe), la restantemeta', di elevato spessore professionale, selezionatadall'Ocse. "Ci saranno poi un soggetto attuatore - ha, quindi,chiarito il Presidente - identificabile nel Provveditore alleOpere pubbliche, un Servizio di vigilanza ed ispettivo ed unorganismo rappresentativo delle istituzioni". Chiodi haannunciato che l'ordinanza che regolera' la nuova governance e'quasi pronta: "Martedi' prossimo definiro' col ministerodell'Economia i termini per il finanziamento della strutturache avra' un costo di 10/11 milioni di euro in cinque anni. Mae' qualcosa di necessario, fondamentale, perche' non si possonospendere miliardi per una ricostruzione non pianificata da unaCabina di regia". "Finora abbiamo fatto come i latini chequando c'era una guerra scioglievano il Senato e davano poteriai Consoli - ha chiosato Chiodi - Poi, pero', finital'emergenza tutto tornava alla normalita'. Nel nostro caso c'e'da chiedersi: quando finira' l'emergenza? La legge non fissauna data. Ma gia' nel mese di settembre io prevedevo direstituire agli Enti locali un proprio ruolo che avrebbesignificato quel salto di qualita' per prepararci ai processidi rinascita ed organizzare la ripresa. Salto che finora nonc'e' stato". E poi: "Molti confondono governance congovernment. Bisogna chiarire che quando parliamo di governanceci riferiamo ad un problema di responsabilita', di visione. Conla governance dell'emergenza abbiamo comunque vinto treimportanti sfide: le scuole, rese sicure e riaperte in tempirecord, l'universita', dotata in prospettiva di unostraordinario patrimonio ricettivo, e le risorse finanziarie,leggasi fondi Cipe". "Ora - ha esortato il Presidente - bisognafare un passo avanti: trasformare i poteri emergenziali inpoteri straordinari, perche' quello che stiamo affrontando e'qualcosa di grande, di straordinario appunto. Servono proceduresnelle e veloci e percorsi condivisi con la societa' civile,con l'imprenditoria, con l'intellighenzia locale. Tutto conl'unico obiettivo di far ripartire la citta', il suo tessutoeconomico, sociale e culturale, la sua comunita'".(AGI)
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