Sanita': Fimmg contro chiusura guardie mediche in Abruzzo
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Sanita': Fimmg contro chiusura guardie mediche in Abruzzo

Sanita': Fimmg contro chiusura guardie mediche in Abruzzo

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(AGI) - L'Aquila, 1 dic. - "Apprendo con grande preoccupazionedagli organi di stampa che la Regione Abruzzo non ha trovatoalternative alla chiusura di 20 sedi di continuita'assistenziale a suo dire imposte dal precedente commissario eche da oggi i medici di guardia saranno sostituiti da alcuneambulanze con a bordo personale sanitario non medico". E'quanto afferma Tommasa Maio, segretario nazionale della Fimmg(Federazione italiana medici di medicina geneale) Continuita'Assistenziale commentando le notizie di un imminentedepotenziamento dell'assistenza medica sul territorioabruzzese. "Come avevamo gia' da tempo denunciato, invece diaffrontare le criticita' emergenti dell'assistenza domiciliarea favore di cittadini sempre piu' anziani e affetti dapatologie croniche e invalidanti - osserva Maio - si taglia laspesa della medicina generale e si aumentano i costi legati altrasporto urgente in pronto soccorso, confermando una visioneospedalocentrica della sanita'. Allontanando intere valli ecomuni dal piu' vicino presidio di continuita' assistenziale,l'Abruzzo sara' condannato a ricoverare in pronto soccorso glianziani curabili a casa o in strutture residenziali, i bambinicon la febbre e gli adulti con la tosse, fino a quando perl'ennesima volta lamentera' la non sostenibilita' del sistema eprovvedera' a ulteriori tagli". "Avevo gia' espresso in unalettera al quotidiano Il Centro le ragioni di un necessariopotenziamento delle cure primarie per rispondere ai bisogni disalute della popolazioni dei territori montuosi dell' Abruzzo -sottolinea Sandro Campanelli, segretario regionale FimmgContinuita' assistenziale Abruzzo -. Si e' persa l'ennesimaoccasione di riconsiderare l'intera offerta sanitaria inAbruzzo, fortemente sbilanciata sull'ospedale, partendo dallalegge Balduzzi n. 189 dell' 8 Novembre 2012 che, in Abruzzo, adifferenza di altre Regioni, sembra non trovare accoglienza eapplicazione. Ancora una volta la nostra Regione si accinge aperseverare in una politica sciagurata che ci ha portati alpiano di rientro di cui non si vede la fine. Tuttavia sicincischia con 'tavoli tecnici' per i punti nascita. Lacontinuita' assistenziale e le cure primarie evidentemente sonofiglie di un dio minore". (AGI)
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