Riforme: Squitieri, un "ni" su Titolo V Costituzione
ADV
ADV
Riforme: Squitieri, un "ni" su Titolo V Costituzione

Riforme: Squitieri, un "ni" su Titolo V Costituzione

di lettura
(AGI) - L'Aquila, 25 set. - "Sulla riforma del Titolo V dellaCostituzione, fatta nell'ottica di esaltare l'autonomiaregionale e comunale, oggi si potrebbe fare un bilancio, ovverose il sistema ha funzionato, cioe' se questo decentramento e'servito al sistema Paese oppure no e se attuato cosi' come sivoleva oppure no. Sono interrogativi di difficile risposta. Perquesto forse e' 'ni', nel senso che probabilmente qualcheulteriore aggiustamento andrebbe fatto nel rispetto assolutodelle Regioni e degli enti locali, ma nel rispetto anche diquell'indispensabile unita' economica della Repubblica cui fariferimento espresso la Carta costituzionale". Lo ha affermatooggi a L'Aquila il presidente della Corte dei Conti RaffaeleSquitieri, in citta' su invito del presidente della RegioneLuciano D'Alfonso. "Con la riforma del Titolo V dellaCostituzione - ha osservato Squitieri - si e' passati a unoStato con molti centri di spesa autonomi il che ha creatoproblemi di possibili disomogeneita' nella gestione. E alloral'idea di garantire una univocita' della gestione della cosapubblica che ci consenta anche di avere un unico volto neiconfronti dell'Europa e' importante. Tanto e' vero - harilevato - che si sta un po' rimeditando e si parla anche diuna ulteriore riforma della riforma del Titolo V. Il fattostesso che si vada verso un ripensamento - ha proseguitoSquitieri - induce a ritenere che forse non tutto quello che sivoleva realizzare e' stato realizzato. Noi come Corte dei Contisiamo presenti e abbiamo avuto un decreto leggeimportantissimo, il 174 del 2012, che ha dato moltissimi poteridi controllo della Corte dei Conti nei confronti delle regioni.Devo dire che questo decreto legge e le norme che sono seguitee' valso a incentivare i rapporti con le Regioni, aumentandonela collaborazione e a fare chiarezza su tantissimi profili.Basti pensare ai rendiconti dei gruppi consiliari dove si e'fatta chiarezza assoluta e in alcune Regioni le spese si sonoridotte addirittura dell'80%. Si e' creata cosi' una sinergiatra la Corte dei Conti e le Regioni e la gestione e' nettamentemigliorata". Per il presidente bisognerebbe seguire questalinea: "collaborazione si', pero' ognuno rimanendo fermo nelleproprie linee. Noi non invadiamo l'autonomia regionale e leRegioni rispettano quelle che sono le nostre competenze per lagestione corretta". (AGI)Ett
ADV