(AGI) - L'Aquila, 6 ott. - I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di L'Aquila, diretti dal tenente colonnello Sergio Aloia, hanno denunciato alla locale autorita' giudiziaria il rappresentante legale di una societa' affidataria di lavori di ricostruzione di un condominio gravemente danneggiato dal sisma del 2009 che, attraverso due false autocertificazioni attestanti l'avvenuto pagamento di un subappaltatore, aveva ottenuto indebitamente il pagamento di due S.A.L. (Stato di avanzamento lavori) per un importo totale di oltre 350.000 euro L'imprenditore e' stato denunciato per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato e nei suoi confronti e' stato disposto il sequestro di 14.000 euro circa, somma corrispondente all'importo della fattura non pagata all'impresa subappaltatrice, pur avendo quest'ultima regolarmente svolto e concluso i lavori ad essa affidati. L'attivita' di servizio si inquadra in un piu' ampio contesto investigativo che vede le Fiamme Gialle, coordinate dal pool di magistrati operanti presso la Procura della Repubblica nell'ambito del Progetto C.R.A.S.I. (Centro di Raccordo, Analisi e Sviluppo Informativo), impegnate gia' da tempo in mirati accertamenti volti alla verifica dell'autenticita' delle autocertificazioni prodotte dagli affidatari dei lavori di ricostruzione degli edifici danneggiati dal sisma, circa l'avvenuto pagamento dei sub-appaltatori o dei fornitori. Infatti, gli affidatari dei lavori di ricostruzione degli edifici danneggiati dal sisma che omettono il pagamento dei propri fornitori di beni e/o servizi (sub-appaltatori), non assumono alcun rischio d'impresa (atteso che i pagamenti per i lavori da loro svolti vengono elargiti puntualmente dall'amministrazione comunale ad ogni S.A.L.) e, trattenendo per se' tutti gli utili, privano di preziose risorse finanziarie le imprese piu' piccole determinandone sovente, se non il fallimento, quantomeno la sofferenza. Il contrasto a tale fenomenologia illecita - rileva la Finanza - assume quindi sempre maggior rilevanza a causa degli effetti distorsivi delle regole di mercato che, per ragioni di intuitiva evidenza, determina; testimonia inoltre come l'impegno profuso dalla Guardia di Finanza, anche attraverso forme sempre piu' virtuose di collaborazione con l'autorita' giudiziaria, miri al ripristino delle regole anche in campo economico, condizione fondamentale per lo sviluppo e la crescita. (AGI)
Red/Ett