Ricostruzione: Fillea annuncia sciopero alla rovescia a L'Aquila
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Ricostruzione: Fillea annuncia sciopero alla rovescia a L'Aquila

Ricostruzione: Fillea annuncia sciopero alla rovescia a L'Aquila

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(AGI) - L'Aquila, 1 lug. - La Fillea Cgil Abruzzo organizza unasorta di sciopero alla rovescia a L'Aquila. Il segretariogenerale del sindacato abruzzese, Silvio Amicucci, annuncia,infatti, che l'11 luglio, alle ore 10, sara' ripulito uncantiere fermo all'Aquila per chiedere di far ripartire lavorie opere bloccati in tutto l'Abruzzo. In particolare, ad operarenel cantiere della scuola 'De Amicis', in via San Bernardino,saranno una cinquantina di edili iscritti al sindacato, granparte dei quali disoccupati. "La Fillea Cgil Abruzzo - scrivein una nota Amicucci - giudica positivamente le dichiarazionidel sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, che fa il puntodella situazione sulla difficile ricostruzione post terremoto.E' dalla parola 'difficile' che bisogna partire. E' da nondimenticare infatti che dal mese di aprile 2009 siamo a luglio2015 e l'Abruzzo ancora attende una legge di sistema per laricostruzione post terremoto per L'Aquila, i 56 Comuni delcratere e per tutto l'extracratere, una legge che strutturi lecomplesse procedure per aprire un cantiere. Non e' che si partedall'anno zero, numerose sono le ordinanze intervenute peraffrontare le situazioni emergenziali. Ora, dopo 6 anni, non hapiu' senso parlare di emergenza, avere ancora norme (spessoincoerenti fra loro) e' solo follia, e giusto per stare in temale norme contenute nel decreto governativo ultimo, sugli entilocali presenta delle incongruenze rispetto al disegno di leggedepositato in Parlamento, che sara' la prima legge sistemicaper la ricostruzione. Ma non e' sufficiente - prosegue ilsegretario - rivendicare una norma qualsiasi, c'e' lanecessita' di avere una legge efficace per risolvere i tantiproblemi del settore, primo fra questi: garantire ai lavoratoriedili e a tutta la filiera delle costruzioni il lavoro. Tral'altro noi rivendichiamo un lavoro utile e necessario allecomunita' abruzzesi, quindi la ricostruzione post terremoto nonpuo' procedere a singhiozzo. Attualmente la Cassa Ediledell'Aquila conta meno lavoratori di quanti ce n'erano nel2008. La ricostruzione deve essere questa volta di qualita',ovvero le abitazioni devono avere una capacita' antisismicacapace di resistere al probabile rischio dei prossimiterremoti, e gia' che ci siamo affrontare i problemi di unariqualificazione urbana, in considerazione che L'Aquila eragia' una citta' diffusa nel territorio e che con il terremotodel 2009 il problema si e' ingigantito a dismisura con unconsumo abnorme del territorio che crea solo problemi allasostenibilita' dei servizi e di socialita' fra le persone". Maper il segretario generale della Fillea Cgil Abruzzo "non c'e'solo la ricostruzione post sisma, l'Abruzzo ha anche lanecessita' di ammodernare le sue infrastrutture come lafondovalle del Sangro e la Pedemontana, l'aeroporto di Pescarae il porto commerciale di Ortona, solo per fare alcuni esempi -dice -. In totale sono a disposizione 980 milioni di euro peropere che attendono la cantierizzazione. Se la Regione simuovesse, si potrebbe dare lavoro a 4000 edili in piu', intempi rapidi e per i prossimi 3 anni. Anche qui un esempio:recentemente sono stati assegnati 30 milioni di euro perintervenire sui dissesti idrogeologici degli ultimi anni, ma iprogetti devono essere presentati entro 60 giorni altrimenti lerisorse verranno destinate altrove, in questo caso se laRegione costituisse un task force per garantire l'elaborazionedei progetti e la presentazione entro i termini non sarebbesbagliato. Evitare cioe' quello che e' gia' accaduto per gliedifici scolastici abruzzesi, i cui fondi messi a disposizioneper la loro messa in sicurezza, sono stati gia' ridotti per lelungaggini del complesso iter. Poi - agginge Amicucci - ci sonole successive priorita', il lavoro deve essere regolare esicuro e tutte le procedure devono essere legali e trasparenti.Siamo stufi di leggere continuamente sui giornali indagini perturbative d'asta, per corruttele fino alle infiltrazioni delleorganizzazioni criminali e camorristiche. E' necessario quindiche il Parlamento adotti subito la riforma degli appalti, cheridia dignita', trasparenza e legalita' al settore, cosi' comenon abbiamo scherzato il 15 dicembre 2014, quando abbiamochiesto durante il presidio di protesta dei lavoratori sotto lasede della Regione di stipulare con noi il protocollo, poifirmato, per istituire la Stazione Unica Appaltante e l'offertaeconomicamente piu' vantaggiosa. La Fillea Cgil Abruzzo -afferma quindi il segretario - ritiene indispensabileeffettuare la contrattazione d'anticipo presso la StazioneUnica Appaltante, per definire di volta in volta le clausolesociali, regolamentare in anticipo il ricorso ai subappalti ealle partite Iva e stabilire, per realizzare l'opera nei tempidell'appalto, quanti lavoratori devono essere impiegati in undeterminato cantiere. La Fillea Cgil Abruzzo - conlude Amiccui- condivide pienamente la necessita' di semplificare, maconcertando regole nuove che diano certezze ai lavoratori eall'intero settore". (AGI)Ett
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