Ricostruzione: Ance, riforma Franceschini ha paralizzato uffici
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Ricostruzione: Ance, riforma Franceschini ha paralizzato uffici

Ricostruzione: Ance, riforma Franceschini ha paralizzato uffici

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(AGI) - L'Aquila, 24 giu. - "Non inganni il clangore dei pochicantieri in centro storico attualmente attivi. Chiusi quelli,le imprese incroceranno definitivamente le braccia nel craterese le sedi ministeriali dei Beni Culturali del post riformaFranceschini non riprenderanno ad espletare le normali funzioniamministrative". Lo afferma il presidente regionale di AnceAbruzzo Enrico Ricci, all'indomani della visita del ministro adOcre, durante la quale il titolare del Dicastero ha dichiaratoche i lavori della ricostruzione stanno procedendoregolarmente. "La realta', purtroppo, e' un'altra. La riformaFranceschini ha di fatto paralizzato le attivita' degli uffici"spiega Ricci a seguito di molte segnalazioni pervenute dalleimprese e di riscontri effettuati direttamente con iresponsabili delle strutture. In sintesi, la programmazioneCIPE e' ferma al 2013 con una disponibilita' per laricostruzione dei beni culturali di 70.500.000 euro, buonaparte dei quali ancora da spendere. A questi di aggiungonofondi di governi stranieri che hanno adottato monumenti e cheattendono di veder completata la loro ristrutturazione. Ilavori della programmazione 2013 sono stati tutti appaltati mala gran parte dei cantieri maggiori ad oggi non sono statiavviati. A fronte di fondi 2013 non ancora spesi non potrannoerogarsi finanziamenti per le annualita' 2014 e 2015. "Laparalisi - prosegue Ricci - si e' protratta finora perun'ambiguita' di competenze tra i vari uffici istituiti aseguito della riforma ministeriale. Manca il coordinamento e ildialogo tra i nuovi istituti. Tanto che si riscontrano problemianche per le attivita' ordinarie come la stipula di contratti,varianti, stati di avanzamento eccetera". Per il presidenteregionale dei costruttori la situazione non e' piu' sostenibilee annuncia azioni forti se non verranno rimosse immediatamentele cause del blocco. "Le imprese non hanno piu' risorse perfronteggiare la situazione che si protrae dal 16 aprile 2014,prima con la vacatio dei vertici delle sovrintendenze, poi conl'attesa dei tempi burocratici della riforma ministeriale edoggi con l'attribuzione di personale e competenze. La pubblicaamministrazione - rileva Ricci - non sta valutando con lagiusta responsabilita' una situazione di debolezza economicache sta prostrando tutto il settore produttivo locale, compresoquello dell'edilizia". Ricci, insieme ai presidenti dellaquattro Ance provinciali sta incontrando in questi giorni iresponsabili degli uffici per cercare soluzioni. Nel contemporivolge un appello al ministro Franceschini perche' "si facciacarico di dirimere le incertezze derivate dalla riforma pertornare all'efficienza mostrata nei primi anni del post sismadalla ricostruzione degli edifici storici e per allinearsi aiprincipi dichiarati dalla nuova legge in itinere che vorrebbevelocizzare i processi". (AGI)Red/Ett
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