Regione: Copagri, bene mantenimento assessorato agricoltura
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Regione: Copagri, bene mantenimento assessorato agricoltura

Regione: Copagri, bene mantenimento assessorato agricoltura

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(AGI) - Pescara 24 giu. - "L'avevamo sollecitato ripetutamentee con forza affinche' nella nuova giunta regionale presiedutada Luciano D'Alfonso, nonostante la riduzione numerica deicomponenti, fosse mantenuta la postazione specifica perl'Agricoltura. Cosi' e' stato e ne siamo profondamentesoddisfatti". Lo afferma in una nota Camillo D'Amico,vicepresidente vicario Copagri Abruzzo, la confederazione deiproduttori agricoli. Per D'Amico "E' stato scongiurato ilpaventato pericolo di un mega assessorato alle Attivita'Produttive dove l'Agricoltura rischiava di finire confusa traIndustria, Artigianato e Commercio. Auguriamo al presidenteLuciano D'Alfonso e all'intero nuovo governo regionale uncaloroso buon lavoro nella fiduciosa speranza che possanoprodurre bene per l'intero territorio Abruzzese alfine dirilanciare l'economia e l'occupazione. Al neo assessoreall'Agricoltura Dino Pepe la Copagri Abruzzo, nel pienorispetto dei ruoli, dara' tutta la propria fattivacollaborazione per difendere le specificita' produttive dellanostra regione, l'ambiente ed il paesaggio soprattutto dellearee interne. Tra le priorita' di lavoro del nuovo assessore laCopagri Abruzzo - dice il vicepresidente vicario - ritiene didare priorita' a: lavorare per la costituzione di un'unica Dopdell'olio d'oliva abruzzese, una politica di aggregazione per itre centri di ricerca (Cotir, Crab e Crivea), una nuova e piu'moderna assistenza tecnica, un ruolo significativo e di veroservizio dell'A.R.A., un nuovo ruolo dei Consorzi di Bonificaanche attraverso una loro riduzione ma con servizi reali econcreti alle aziende agricole, una forte spintaall'aggregazione delle strutture economiche nel compartovitivinicolo, una piu' seria ed adeguata politica del creditoverso le aziende agricole, una politica tesa allasburocratizzazione, azioni tese al riaccorpamento aziendalenelle aree interne, l'apertura di credito verso il mondo dellacooperazione, politiche venatorie tese al contenimento degliungulati in special modo dei cinghiali. Confidiamo in un buonlavoro di concertazione vera con tutta la rappresentanza delleorganizzazioni professionali agricole e del mondo dellacooperazione", conclude D'Amico. (AGI)Red/Ett
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